La
droga è costituita dalla radice di Glycyrrhiza glabra L. (fam. Papilionaceae), pianta erbacea perenne, con un grosso rizoma da cui si sviluppano lunghi stoloni, gialli all'interno, e radici. La Liquirizia, originaria dell'Italia, Spagna ed Iran, é spontanea in Italia soprattutto nelle regioni costiere ed in quelle meridionali.
Le radici si raccolgono in autunno (settembre-novembre) da piante di almeno 3 anni; si lavano, si tagliano in pezzi di 10-20 cm e si essiccano al sole. Si conservano in sacchetti di carta, o in vasi di vetro, perché la droga é igroscopica, ed assorbe facilmente l'umiditá ambientale. Il suo principale principio attivo, la glicirrizina, ha un potere dolcificante 50-70 volte superiore a quello del saccarosio.
Proprietà e Indicazioni
La Liquirizia ha proprietà antinfiammatorie e
cicatrizzanti (anti
ulcera),
antistaminiche,
antispasmodiche del tubo gastroenterico,
depurative. L'azione antinfiammatoria e cicatrizzante della Liquirizia è largamente documentata sia dal punto di vista soggettivo, con la remissione della sintomatologia, sia da quello oggettivo, con gli esami diagnostici.
La Liquirizia è indicata in caso di
gastrite e gastro-duodenite, ulcera gastrica e duodenale, spasmi dolorosi del tubo gastroenterico. È utilizzabile, a basso dosaggio, anche durante la gravidanza e l'allattamento.
Precauzioni d'uso
Un consumo eccessivo di liquirizia può innalzare la pressione, anche in maniera notevole; quindi è sconsigliata agli ipertesi. La Liquirizia può anche provocare perdita della libido e
amenorrea (il fenomeno è reversibile: basta sospenderne l'assunzione), conseguente ad un innalzamento della prolattina nel sangue (studi effettuati dal Dr. Sigbritt Werner del Dipartimento di Endocrinologia del Karolinska Sjukuset di Stoccolma). Sconsigliata durante la gravidanza e l'allattamento.