La
droga è rappresentata dalla corteccia del fusto di Uncaria tomentosa (Willd.) DC. (fam.Rubiaceae), liana che raggiunge i 18-20 metri di altezza e si sviluppa fra i 300 e i 900 metri di altitudine. Cresce in modo particolare nella parte settentrionale dell'America Latina, nelle zone più impervie della foresta Amazzonica, dove gli indios Peruviani, che la chiamano "uña de gato" (unghia di gatto) alludendo alle spine a forma di uncino che servono alla pianta per agganciarsi agli alberi e svilupparsi verso l'alto, la utilizzano da sempre per le infiammazioni in genere.
Proprietà e Indicazioni
Oggi le ricerche scientifiche hanno confermato la presenza nell'Uncaria di principi attivi responsabili dell'attività
immunostimolante ed antinfiammatoria.
Possiede un'azione immunostimolante, contribuendo a potenziare le difese immunitarie; è inoltre antinfiammatoria e antireumatica.
Adatta per prevenire malattie infettive, come quelle a carico dell'apparato respiratorio, come raffreddore, influenza, faringiti, tonsilliti, specie se di natura virale, e altre malattie virali. Coadiuvante nell'artrite reumatoide e altre malattie reumatiche e articolari.
Precauzioni d'uso
L'uso dell'Uncaria è sconsigliato durante l'infanzia, la gravidanza e l'allattamento, perché sembra che possa avere un'azione sulla muscolatura uterina e sulla lattazione. Benché sia utilizzata contro l'artrite reumatoide, l'Uncaria è sconsigliata per le altre malattie definite autoimmuni, come la sclerosi multipla. Alti dosaggi potrebbero provocare diarrea, anche se alle dosi normalmente consigliate la pianta è ben tollerata e sicura.