Il Lampone, Rubus idaeus, è un arbusto cespuglioso biennale appartenente alla famiglia delle Rosaceae, il cui frutto rosso dal dolce sapore leggermente acidulo porta lo stesso nome della pianta.
L'arbusto, latifoglia e caducifoglia, in quanto perde le foglie nella stagione invernale, cresce selvatico, ma è anche coltivato, nelle zone fredde e temperato-fredde collinari e montane del centro Europa, Asia e nord America, da circa 200 metri fino a 1800 metri di altitudine.
Predilige luoghi semi-ombrosi e freschi in cui il terreno sia acido o sub-acido, e colonizza spesso opportunisticamente radure liberatesi dopo incendi o disboscamenti, indicando spesso, come il Rovo, uno stato di degradazione della foresta. In Italia il Lampone è presente in tutto il territorio, più comune sui rilievi del nord e del centro, meno diffuso nel meridione e nelle isole, in quanto sopporta bene il freddo, ma teme il clima caldo e secco.
Il nome di genere Rubus deriverebbe da rùbeo (=essere rosso), che fa riferimento al colore del frutto maturo, o anche da rubus (rovo, siepe); mentre quello di specie idaeus, sembrerebbe riferito al monte Ida (in Turchia o in Grecia), zona in cui sembra che il Lampone fosse molto diffuso.
Il Lampone produce polloni dalla base della pianta, con fusti eretti o sub-eretti alti fino a 2 metri, inizialmente erbacei e tendenti ad arrampicarsi su vari sostegni, ricoperti di peli o piccoli aculei, che produrranno frutti il secondo anno. Le foglie caduche sono variabili come forma e dimensioni, con margine seghettato, con la pagina superiore verde chiaro e l'inferiore bianco-argentea tomentosa (ricoperta di una fitta peluria corta e vellutata).
I fiori ermafroditi, riuniti in 2-5 brevi cime terminali, sono bianchi con numerosi stami e fioriscono fra maggio e giugno. Il frutto, pendulo, è un drupeto o sorosio, falso frutto composito costituito da un aggregato di numerose piccole drupèole, prima verde poi rosso a maturazione durante la tarda estate, che si stacca dal ricettacolo, che resta sulla pianta, lasciando nel frutto una cavità evidente (a differenza delle Fragole, in cui il ricettacolo resta attaccato al frutto).
Il Lampone è una pianta mellifera molto ricercata dalle api che ne ricavano un raro miele color arancio, che diviene bianco-perla alla rapida cristallizzazione cremosa, dall'aroma floreale e fruttato, che nel tipo monoflora è reperibile solo nelle zone dell'arco Alpino e Appenino settentrionale, in cui il Lampone selvatico è particolarmente diffuso.
Proprietà e Indicazioni
Le proprietà officinali del Lampone risiedono soprattutto nelle foglie e nei germogli, ma anche i frutti sono ricchi di
vitamine,
minerali e fibre, per cui ne è apprezzato il consumo per mantenere la salute in modo naturale.
Essi inoltre hanno proprietà
antiossidanti che contrastano lo
stress ossidativo per il loro contenuto in
vitamina C,
flavonoidi (
quercetina),
antocianine, tannini dell'acido gallico ed ellagico (
polifenoli), e inoltre acido ossalico (il che rende opportuno evitare il consumo eccessivo se c'è tendenza a formare
calcoli renali), citrico, tartarico e malico, responsabili del sapore acidulo del frutto.
Sono inoltre
diuretici e
depurativi; le fibre favoriscono la regolarità intestinale e contribuiscono a dare un senso di sazietà.
Dai semi si può estrarre un prezioso olio dalle proprietà antiossidanti, nutrienti, idratanti, antinfiammatorie e lenitive, usato in cosmetica nelle creme antiage per il suo alto contenuto in vitamine A ed E,
acidi grassi Omega-3 e
Omega-6, che aiuta a mantenere l'elasticità della pelle e a rigenerare il
film idrolipidico, e può costituire un trattamento idratante e nutriente efficace come antirughe per le pelli mature e per quelle problematiche.
I giovani getti della pianta, cioè i germogli, sono utilizzati per ricavare estratti idro-glicero-alcolici (gemmoderivati) indicati per contrastare in modo particolare i disturbi dell'organismo femminile legati all'equilibrio ormonale.
I germogli nel loro tessuto meristematico (l'equivalente vegetale delle cellule staminali) contengono il principio attivo fragarina, un alcaloide in grado di determinate il rilassamento del muscolo uterino (miometrio), modulando la frequenza e la forza delle contrazioni, azione utile in età fertile in caso di dolori mestruali (
dismenorrea).
Il Lampone è indicato tradizionalmente anche per alleviare i disturbi della
gravidanza (sotto controllo medico e da evitare nei primi trimestri), specialmente nell'ultimo trimestre e nelle fasi terminali, per la sua azione equilibrante e tonificante sulla parete uterina capace di regolare l'intensità delle contrazioni e di rendere il travaglio meno difficoltoso; inoltre dopo il parto il Lampone agisce sulla muscolatura uterina consentendole di contrarsi adeguatamente per ritornare allo stato fisiologico precedente alla gravidanza.
Particolarmente attivo è il preparato spagirico (o spagyrico), cioè l'estratto contenente i principi attivi concentrati e gli
oligoelementi derivati dalla purificazione delle ceneri rimanenti dall'estrazione, i quali accrescono in modo rilevante l'efficacia del prodotto.
Altrettanto attivo si è dimostrato l'estratto idro-enzimatico, particolare estrazione che avviene in ambiente acquoso privo di alcool mediante l'ausilio di processi enzimatici selettivi, che rendono il preparato particolarmente biodisponibile e assimilabile, e contenente l'intero fitocomplesso (principi attivi e principi complementari), che consente di sfruttare al meglio gli effetti sinergici.
Il gemmoderivato di Lampone, oltre a essere particolarmente efficace per la sua azione
spasmolitica in caso di
coliche pelviche mestruali e dismenorrea, irregolarità mestruali, e
oligomenorrea (ciclo molto lungo) o
amenorrea (mancanza di mestruazioni), può essere un coadiuvante anche durante la
menopausa, e per la sua azione regolatrice delle disendocrinie nel trattamento delle cisti ovariche, dell'ovaio policistico e dei fibromi uterini, e contro le coliche pelviche da endometriosi; per la sua azione di riequilibrio della secrezione ormonale ovarica, può ristabilire l'equilibrio
endocrino della donna, che negli stati dismenorroici è spesso turbato.
Le foglie di Lampone inoltre possono mitigare anche gli spasmi del tratto digestivo in caso di infiammazioni intestinali, e per le proprietà astringenti e spasmolitiche sono indicate in caso di diarrea, e come
colagogo possono supportare la regolarità del
transito intestinale.
Per uso topico sono utili per benessere della gola e delle mucose orali nelle flogosi oro-faringee, e per le eruzioni e infiammazioni cutanee.
L'uso del Lampone ha una lunga tradizione fin dall'antichità nell'uso medicinale e culinario, quando le foglie erano utilizzate tradizionalmente per le proprietà rilassanti e riequilibranti del sistema neurovegetativo.
L'uso culinario prevede l'utilizzo sia di Lamponi coltivati, che di quelli selvatici che producono frutti più piccoli ma più aromatici e profumati.
I frutti sono consumati, freschi o surgelati, in macedonia o con la panna come dessert, oppure usati dall'industria per confezionare sciroppi, confetture, gelatine, gelati, torte e crostate, per aromatizzare yogurt, bibite, vini e liquori.