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Castagno

Castagno
Il Castagno europeo, Castanea sativa, sinonimo Castanea vesca, è una pianta arborea appartenente alla famiglia delle Fagaceae, originaria dell'Europa meridionale, Asia Minore e Caucaso, che attualmente vegeta in tutta Italia e in Europa dai 400 ai 1000 metri di altitudine, su terreni fertili e sciolti acidi o sub-acidi, mai calcarei e compatti.

Il Castagno è un albero maestoso, dotato di una chioma ampia e rotondeggiante che può raggiungere dimensioni considerevoli, alto da 10 fino a 35 metri, molto longevo, può infatti diventare millenario.
Le radici sono fittonanti, ma poco profonde, il fusto colonnare è imponente e può superare i 2 metri di diametro e 6-8 metri di circonferenza, con la corteccia liscia, lucida, di colore grigio-brunastro nelle giovani piante, ma che nei soggetti maturi diviene marrone scuro e si fessura longitudinalmente formando nelle piante più vecchie grossi cordoni rilevati, mentre i rami hanno corteccia biancastra.

Appartiene al gruppo delle latifoglie, con grandi foglie lanceolate a lamina espansa, con margine seghettato, coriacee, di colore verde brillante, caduche.
I fiori sono unisessuati, con entrambi i sessi presenti sulla stessa pianta, ma poiché il Castagno è una pianta autosterile (i fiori della stessa pianta non si fecondano fra loro), la fecondazione, anemofila (operata dal vento), è obbligatoriamente incrociata: i fiori maschili sono riuniti in infiorescenze chiamate amenti, eretti, molto visibili e caratteristici all'apice dei rami cresciuti nell'anno; i fiori femminili sono isolati o a gruppi di 2-3 in posizione basale dei rami avvolti in un involucro di brattee detto cupola, che con l'accrescimento del frutto darà origine al riccio, il tipico involucro spinoso che racchiude 1 o più frutti secchi (acheni), chiamati comunemente castagne, di forma globosa o appiattita in base alla posizione assunta nel riccio, dalla buccia (pericarpo) marrone di consistenza cuoiosa, glabra e lucida esternamente, tomentosa (con fine peluria) all'interno.

La castagna, che contiene un seme ricco di amidi, può presentare diverse particolarità esteriori che consentono la distinzione varietale fra le castagne, di colore marrone scuro riunite in gruppi di 2 o 3 all'interno dell'infruttescenza spinosa, e i marroni, più grandi e globosi di colore marrone dorato più chiaro, con la pellicola interna che si sbuccia facilmente, considerati di maggiore pregio e dotati di ottimi caratteri organolettici.

Il legno di Castagno ha un colore caldo con tonalità bruno-dorate e ricchezza di sfumature con venature multiformi e irregolari di grande resa estetica e grande fascino, e per la sua compattezza, elasticità, buona resistenza meccanica e all'umidità, grande durevolezza, longevità e resistenza all'usura, è utilizzato per realizzare mobili (in Sardegna sono rinomate le antiche e belle cassapanche finemente intagliate, in cui la sposa conservava il corredo), cucine e mobili rustici in arte povera, tavoli di grandi dimensioni, sedie, arredi per esterno, infissi, travi per costruzioni, coperture e tettoie, logge, pergolati e porticati, gazebo, parquet, pavimentazioni per esterno, traversine ferroviarie, pali per recinzioni e per l'agricoltura.
I solai e i sottotetti in legno di Castagno possono assolvere la loro funzione statica per centinaia di anni.


Proprietà e Indicazioni



Le proprietà officinali del Castagno risiedono nelle foglie, nelle gemme e nella corteccia.
Le foglie sono ricche di tannini con forte attività astringente, blanda azione disinfettante della pelle e delle mucose, e dotate di proprietà antibatteriche, espettoranti, fluidificanti delle secrezioni bronchiali, sedative della tosse, anche di tipo asmatico.

Poiché il Castagno è una pianta mellifera, dai suoi fiori le api producono un miele utile come emolliente e lenitivo per le vie respiratorie, di colore ambra scuro, dal sapore dolce-amarognolo molto aromatico e gradevole, resistente per molto tempo alla naturale cristallizzazione, particolarmente adatto per accompagnare le tipiche "seadas" o "sebadas" sarde.

Gli estratti delle gemme di Castagno (gemmoderivati) svolgono un'azione drenante linfatica, vaso-protettrice utile per migliorare il microcircolo venoso, contrastare il gonfiore e gli edemi degli arti inferiori, e la cellulite.
La corteccia è molto ricca di tannino, dalle proprietà astringenti utili come astringente intestinale e per pelli delicate e arrossate; viene utilizzata anche per la concia delle pelli.

Il frutto, la castagna, ha un grande potere nutritivo e ricostituente; con la sua buccia si effettuano decotti da usare in cosmetica come shampoo per esaltare i riflessi dorati dei capelli biondi, in alcune regioni il decotto di castagne, con o senza buccia, è usato per tingere la lana rispettivamente di marrone o di beige. In alcune località la polpa della castagna, cotta e setacciata, si adopera come maschera sul viso come detergente, emolliente e schiarente della pelle.
Il Castagno ha sempre avuto nel corso degli anni un grande interesse economico, in quanto ogni sua parte era ed è ancora utilizzata.

Il frutto, per il suo elevato potere nutritivo (è ricco di amidi, zuccheri, grassi, sali minerali, vitamine), è un ottimo alimento per bambini, anziani, convalescenti debilitati, è indicato per ritrovare l'energia contro stress e stanchezza.
Ha costituito in passato una importante risorsa alimentare per le popolazioni rurali, che traevano sostentamento sia dal consumo diretto del frutto lessato o arrostito, che dalla farina ricavata da quello essiccato (farina di castagne), con la quale si confezionano anche oggi diverse varietà di dolci, come il tipico "castagnaccio" toscano, e per altre svariate ricette come torte, zuppe, gnocchi, marmellate.


Precauzioni d'uso



Per l'alto contenuto calorico e l'elevato indice glicemico, le castagne devono essere consumate con moderazione in caso di sovrappeso, obesità, diabete. Possono inoltre causare gonfiori addominali e flatulenza.
Castagno


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