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Salvia

Salvia
La specie di Salvia più utilizzata in fitoterapia è la Salvia officinale. La droga è costituita dalle foglie e sommità fiorite della Salvia officinalis L. (fam. Labiatae), arbusto cespuglioso e sempreverde, che cresce naturalmente in tutto il bacino mediterraneo, nei luoghi aridi e calcarei. Tutta la pianta sprigiona un forte odore canforato e penetrante. Le foglie si raccolgono ben sviluppate, da aprile a luglio; le sommitá fiorite in maggio-agosto.
Si utilizzano, in ambito erboristico, anche altre specie di Salvia con proprietà officinali: la Salvia spagnola e la Salvia sclarea. Recentemente, in particolare in ambito cosmetico e della profumeria, sta destando interesse anche la Salvia desoleana, o Salvia sarda. La Salvia bianca, considerata sacra dai popoli Nativi Americani, viene utilizzata per produrre una sorta di incenso sciamanico costituito da un mazzetto di foglie secche utilizzato nei rituali di purificazione.


Proprietà e Indicazioni



Salvia officinale
La Salvia officinale è un emmenagogo ormonale; antiidrotico; ipoglicemizzante; antisettico; stimolante generale (eccitante del sistema nervoso centrale); eupeptico; antispasmodico.
E' indicata per amenorrea e dismenorrea; sudori notturni dei convalescenti; sudori abbondanti di mani e ascelle; diabete; menopausa; astenia e debilitazione; dispepsia atonica.

Salvia spagnola (semi di Chia)
La Salvia spagnola, Salvia hispanica, conosciuta anche come Salvia colombiana o Salvia messicana per le sue origini, produce semi chiamati semi di Chia, dai quali si estrae un olio essenziale, dai contenuti nutrizionali particolarmente interessanti, in particolare acidi grassi Omega-3 in quantità elevatissima, che aiutano a mantenere bassi livelli di colesterolo e trigliceridi. Hanno inoltre notevoli proprietà antiossidanti, che aiutano a contrastare i radicali liberi e lo stress ossidativo cellulare, aiutando a prevenire le patologie neuro-degenerative e a mantenere una buona attività mentale.

Salvia sclarea
La Salvia sclarea ha proprietà antimicotiche, antisudorifere, antinfettive, rigenerative, indicate per micosi cutanee, iperidrosi, capelli fragili, alopecia. Per le proprietà estrogeno-simili, è consigliata per le problematiche famminili legate al ciclo.

Salvia desoleana o Salvia sarda
La Salvia desoleana, o Salvia di Desole, o Salvia sarda, è una specie endemica esclusiva della Sardegna simile alla più conosciuta Salvia sclarea, da cui si distingue per la tomentosità (una fitta peluria) più accentuata e per l'aroma più intenso. Alta sino a 180 centimetri, è munita di rizoma e da questo sorge il suffrutice. Deve il suo nome a Luigi Desole, botanico sassarese che per primo identificò la pianta. Allo stato spontaneo la Salvia sarda è molto rara; più frequente come specie coltivata, anche se poco diffusa. La Salvia desoleana è simile alla sclarea ed è utilizzata allo stesso modo. L’interesse officinale è notevole per l'intenso profumo che emana e per l'enorme quantità di biomassa che può offrire, date le enormi dimensioni, come materiale di distillazione. La persistenza e l'intensità del profumo fanno supporre che l'essenza abbia capacità fissatrici maggiori della Salvia sclarea. Se ne prospetta quindi un largo utilizzo nell’industria cosmetica e profumiera.

Salvia bianca
La Salvia bianca, o Salvia apiana, è una pianta erbacea perenne dalle foglie biancastre, che cresce spontanea nel sud ovest degli Stati Uniti, Messico, sud della California, nei deserti del Mojave e Sonora. Poiché i suoi fiori attirano molti insetti, il nome apiana fa riferimento alle api, infatti è chiamata anche "Salvia delle api". Le foglie sono ricche di oli essenziali e resine dall'intenso odore aromatico se strofinate, oppure bruciate per farne sprigionare il fumo, che svolge un'attività battericida, antifungina e virucida nell'ambiente. Considerata sacra dai popoli Nativi Americani, è utilizzata in particolare per fumigazioni per purificare gli ambienti (smudging) prima delle cerimonie sacre e i riti sciamanici, allo scopo di estendere la purificazione spirituale alle persone che ricevono il fumo, per allontanare gli influssi negativi e favorire la meditazione. Per i suoi antichi utilizzi, anche attualmente la Salvia bianca è considerata una pianta dalle proprietà quasi "magiche" in alcuni rituali spirituali.


Precauzioni d'uso



L'essenza di Salvia, o preparazioni troppo concentrate, possono provocare disturbi nervosi e intossicazioni. L'essenza è due volte più tossica dell'assenzio.
L'uso medicinale della Salvia è sconsigliato anche in caso di insufficienza renale.
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