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PROBLEMI DELLA PELLE: HERPES, MICOSI, CALLI E DURONI, PORRI E VERRUCHE, IPERCHERATOSI, MACCHIE BRUNE

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Tea Tree Oil
Tea Tree Oil
In questo articolo riprenderò l'argomento dei più comuni problemi della pelle, già oggetto di precedenti articoli presenti nella nostra sezione "Articoli Erboristici", per considerare altre problematiche che la pelle può presentare, come l'Herpes, le micosi e il cosiddetto "piede d'atleta", i porri e le verruche, i calli, l'ipercheratosi, le macchie brune iperpigmentate, per suggerire, quando sia possibile, i rimedi naturali che la moderna fitoterapia oggi propone.

Herpes labiale (Herpes simplex) e Herpes Zoster



Un disturbo molto diffuso è sicuramente l'Herpes labiale, di cui abbiamo già parlato in un precedente articolo, e del quale vorrei illustrare le possibilità di trattamento con sostanze naturali, alla luce delle nuove acquisizioni e dei nuovi prodotti che la ricerca fitoterapica attualmente suggerisce.

Ricordiamo che l'Herpes labiale è una malattia infettiva il cui nome allude all'aspetto squamoso che assume la pelle (che ricorda quella dei serpenti, dal greco hèrpein = strisciare).
E' comunemente definito "febbre labiale", poiché si manifesta solitamente con un senso di calore in un punto posto al margine delle labbra, che si arrossa, "punge" e nel quale si formano numerose vescicole piene di un liquido sieroso chiaro, che successivamente confluiscono in un'unica vescicola che diviene purulenta e rappresenta la lesione erpetica.

Essa, se non trattata, causa bruciore, prurito, e un senso di fastidio caratteristico nella zona interessata, prima di seccarsi diventando crostosa similmente alle lesioni causate dalla varicella, ma facile a fissurarsi e a sanguinare, fino a desquamarsi lasciando sul labbro una chiazza rosea che non lascia solitamente esiti cicatriziali.

Il momento in cui le vescicole si aprono, prima di seccarsi, costituisce la fase più contagiosa, che avviene per contatto diretto attraverso il quale si diffondono gli agenti responsabili dell'infezione.
L'Herpes, infatti, in qualunque forma si manifesti, è sempre causato da virus, microrganismi unicellulari che necessitano, per poter vivere e riprodursi, di altre cellule viventi nelle quali si annidano, distruggendole nel momento in cui si diffondono all'interno dell'organismo-ospite per aggredire nuove cellule sane in cui continuare a riprodursi, e a causare così la distruzione di sempre nuove cellule, manifestando in questo modo la lesione erpetica tipica.

Il virus responsabile dell'Herpes labiale, Herpes virus hominis, appartiene al ceppo virale denominato Herpes simplex (solitamente di tipo uno, che può talora diffondersi anche sul palato o le guance), può causare infezioni recidivanti, favorite dall'abbassarsi delle difese immunitarie del soggetto che ne soffre, provocate da forti stress fisici o psichici, sport eccessivamente intensi e faticosi, esposizione eccessiva ai raggi solari, indigestione o intolleranza a qualche alimento, concomitanza di altre malattie, assunzione di particolari farmaci, o ancora per alterazioni ormonali correlate al ciclo mestruale o alla gravidanza. I virus, dopo la prima infezione, si annidano all'interno dell'organismo in alcune terminazioni nervose, possono restare silenti e la malattia può restare latente anche per lunghi periodi, oppure causare recidive se intervengono le cause scatenanti cui abbiamo accennato.

Semi di Pompelmo
Semi di Pompelmo
Per contrastare l'insorgenza di recidive, al primo manifestarsi dei fastidi appena descritti è consigliabile intervenire immediatamente con integratori specifici a base di estratti di semi di Pompelmo, dalle proprietà antivirali e in particolare antierpetiche, Uncaria e alghe Dulse, ricche di vitamina C, immunostimolanti e immunomodulanti per accrescere le difese immunitarie dell'organismo; giova inoltre assumere anche la l-lisina, un aminoacido che sembra ridurre le manifestazioni erpetiche, in quanto agisce come antagonista dell'aminoacido arginina, che al contrario pare favorire la proliferazione del virus.

L'apporto di tali sostanze naturali aiuta sia come prevenzione, sia a ridurre i tempi di guarigione, specie se alle prime avvisaglie della lesione si associa un trattamento locale, immediato e frequente nell'arco della giornata, con olio essenziale di Salvia e/o di Tea Tree (Melaleuca alternifolia) applicati puri mediante toccature locali, anche abbinati all'applicazione di creme, gel, pomate o stick labiali, contenenti estratti di semi di Pompelmo, Melissa, acido glicirretico estratto dalla radice di Liquirizia, Prunella vulgaris, che svolgono un'attività peculiare di inibizione del virus.

Apporta benefici anche l'uso di sostanze antiossidanti come il Tè verde e la vitamina E, estratti lenitivi e protettivi come l'Aloe vera e l'Altea, che svolgono un effetto filmogeno e fotoprotettivo, i quali, unitamente all'azione emolliente e lenitiva svolta dalla base cremosa e nutriente in cui i principi attivi sono dispersi, e al ripristino delle condizioni fisiologiche ottimali dell'epidermide labiale e perilabiale, bloccano il progredire della sintomatologia alle fasi successive, rallentano la recrudescenza della malattia limitando e perfino impedendo la comparsa di vescicole e croste, riducono i sintomi iniziali quali dolore, bruciore, prurito, sensazione di calore, gonfiore e tensione cutanea, e accelerano in definitiva la risoluzione della lesione in tempi rapidi.

Una particolare forma di Herpes è l'Herpes Zoster, chiamato comunemente "fuoco di Sant'Antonio", causato dalla riattivazione del virus che causa la varicella, il Virus Varicella Zoster, quindi differente da quello che causa l'Herpes labiale.
E' ugualmente una malattia infettiva che si manifesta prevalentemente negli adulti, soprattutto anziani, a differenza della varicella che è caratteristica dell'età pediatrica.

Una volta contratta la varicella da bambini, questo virus si annida in alcuni centri nervosi, restando silente anche per anni, fino a quando un calo delle difese immunitarie in età avanzata gli consentono di riattivarsi e diventare virulento, provocando la comparsa dell'Herpes Zoster, che causa la comparsa di vescicole e bolle molto dolorose e difficili da guarire.

La malattia richiede l'intervento tempestivo del medico e di cure farmacologiche, che tuttavia possono essere integrate con l'ausilio di alcuni prodotti fitoterapici coadiuvanti, che aiutino a contrastare l'infezione e alleviare la sintomatologia.
Può giovare l'assunzione dell'aminoacido lisina, per il suo ruolo di contrasto sull'attivazione del virus, associato ad applicazioni locali di estratti di semi di Pompelmo, argento colloidale, olio essenziale di Tea Tree (Melaleuca alternifolia), e gel di Aloe vera, che svolgono un'azione antivirale e lenitiva del dolore e del bruciore tipici di questa lesione.

Micosi della pelle e delle unghie



Lapacho
Lapacho
La micosi è una infezione delle cute causata da funghi, o fungi, detti anche miceti (dal greco mykes = fungo), che si comportano da agenti patogeni insediandosi sulla superficie cutanea, particolarmente in alcune zone del corpo.
Solitamente sulla pelle sono presenti diversi miceti appartenenti alla naturale e fisiologica flora cutanea: essi convivono sulla superficie della pelle senza causare infezioni o disturbi, ma in particolari condizioni di debilitazione delle difese immunitarie dell'organismo che li ospita, possono aumentare di numero formando vere e proprie colonie sulla cute, diventano virulenti fino a causare la malattia (dermatomicosi).

I miceti infatti riescono a superare le barriere immunitarie indebolite per cause varie, quali uso di farmaci cortisonici, assunzione protratta di antibiotici, chemioterapia ecc. specie se l'individuo indebolito viene a contatto con oggetti contaminati o persone già affette da micosi, che possono favorire il contagio.
Poiché l'ambiente ideale per lo sviluppo dei miceti è quello caldo-umido, è frequente la loro presenza soprattutto in estate e nei luoghi, come ad esempio le piscine o le spiagge, in cui sono normali calore e umidità, accompagnati dalla promiscuità fra numerose persone, che con maggiore facilità possono diffondere la contaminazione.

Le micosi possono insediarsi in varie zone del corpo, come la superficie cutanea di collo, décolleté e spalle, o la pelle fra dita dei piedi, causando il cosiddetto "piede d'atleta" (il cui nome deriva dal fatto che è frequente fra gli sportivi che frequentano palestre, piscine ecc. dove le condizioni di umidità e calore favoriscono questa patologia, se le difese immunitarie sono debilitate), e/o le unghie (onicomicosi, dal greco ònyx = unghia), o nella zona inguinale, oppure sul cuoio capelluto.

Per prevenire il contagio è consigliabile indossare sempre, sia in piscina che sulle spiagge affollate, delle ciabattine e utilizzare asciugamani personali, evitando di stendersi sulla sabbia umida senza alcuna protezione. Tuttavia, una volta contratta una micosi, la si può affrontare con l'aiuto di sostanze fitoterapiche specifiche dall'azione dermopurificante, antimicotica, rigenerante cutanea, che contribuisca al ripristino di una fisiologica condizione dermica che concorra a debellare l'infezione.

Neem
Neem
La prima strategia è quella di rinforzare le difese immunitarie per permettere all'organismo di contrastare l'infezione mediante l'assunzione di integratori a base di Lapacho (Tabebuia avellanedae), Uncaria, Echinacea, Propoli, oli essenziali di Limone, Melissa, Sandalo.

Contestualmente vanno applicate localmente, secondo la sede in cui il problema è localizzato, creme, gel, pomate anidre, polveri dermatologiche, o oli essenziali puri come il Tea Tree oil, specie se complessato con ciclodestrine derivate dall'amido di Patata che ne prolunga l'azione e di conseguenza l'efficacia, e inoltre estratto di Mirra, di semi di Pompelmo abbinato all'estratto secco di olio d'Oliva che ne rafforza l'efficacia, con proprietà antimicotiche di indubbia validità, scientificamente dimostrate, e ancora soluzioni idroalcoliche di Lapacho, olio di Neem (Azadirachta indica), Argento Colloidale, oli essenziali di Timo, Pioppo nero, Cayeput, Niaouly, e inoltre zolfo e podofillina, una resina ricavata dalle radici del Podophyllum peltatum, dall'azione antivirale che sembrerebbe attiva anche sulle verruche acuminate.

Se la micosi colpisce i piedi si possono utilizzare anche oli essenziali di Eucalipto e Salvia, che riducono l'eccessiva sudorazione aiutando a mantenere la zona deodorata e più asciutta, per evitare di favorire un ambiente umido, vantaggioso per i miceti.

Per una sinergia di azione che potenzi l'efficacia del trattamento locale, è opportuno utilizzare anche detergenti, saponi, bagnoschiuma, doccia-shampoo che contengano le piante già nominate, che preparino la pelle, in qualunque zona del corpo sia l'infezione micotica, con un'azione dermo-compatibile, purificante, riequilibrante del film idrolipidico, lenitiva dell'eventuale prurito e arrossamento, o infiammazione.

Particolarmente attento e protratto deve essere il trattamento in caso di onicomicosi, che deve proseguire per molti mesi, fino a quando l'unghia infetta non sia stata completamente eliminata col taglio progressivo, e sia cresciuta un'unghia totalmente sana.

Verruche, porri, calli e occhi di pernice



Le verruche volgari sono escrescenze cutanee aventi una origine virale, che possono localizzarsi sul dorso delle mani, nelle piante dei piedi, nel contorno ungueale, in seguito a un contagio che solitamente avviene in luoghi frequentati da più persone quali piscine, bagni pubblici, spogliatoi di campi sportivi o palestre, docce comuni, in cui può esserci un utilizzo promiscuo di accappatoi, asciugamani, ciabattine, o camminando scalzi in detti ambienti, o se si adoperano attrezzi per manicure o pedicure non personali.

Sono più frequenti in età giovanile, specialmente bambini e adolescenti, e la loro comparsa è favorita anche da difese immunitarie indebolite, similmente a quanto avviene in caso di infezioni fungine.
Le verruche piane, dette comunemente porri, sono piccoli rilievi appiattiti che si possono presentare sul viso o le mani, hanno lo stesso colore della pelle, e talvolta scompaiono spontaneamente senza alcun trattamento.

Pino mugo
Pino mugo
I rimedi fitoterapici per combattere le verruche e i porri, e anche i calli e i cosiddetti "occhi di pernice" in effetti sono simili a quelli già enunciati per contrastare le micosi e le infezioni virali, ma in più i prodotti specifici per tali problematiche contengono generalmente anche acido lattico e acido salicilico, dall'azione cheratolitica che riduce lo spessore della lesione favorendone la risoluzione, oltre a olio essenziale di Tuia occidentale (Thuja occidentalis) e Limone (tali prodotti non sono però indicati se le lesioni hanno sede in zone delicate della pelle o in vicinanza di occhi e mucose).

L'aggiunta di collodio rende il rimedio denso e volatile, e consente di applicarlo mediante piccole pennellature che, asciugandosi, formano una pellicola aderente alla verruca o al porro, e prolunga l'azione dei principi attivi, che sono utili anche per combattere i calli e i duroni dei piedi, per contrastare i quali si può prevenirne la formazione mediante bagni e pediluvi specifici dall'azione cheratolitica per la presenza di acido salicilico, associato a olio di Pino mugo e di Oliva, e sale marino.

Durante il pediluvio si può procedere a levigare ulteriormente la pelle dei piedi, strofinandoli con una pietra pomice naturale di origine vulcanica, o utilizzando un peeling specifico a base di oli di Arancia, Pino mugo, Amamelide, Lavanda, glicerina vegetale, Vite rossa, per eliminare le cellule morte evitando l'ispessimento della cute nei punti di attrito con le calzature.

E' inoltre consigliabile applicare subito dopo il pediluvio una crema emolliente, purificante, deodorante, rigenerante, a base di olio di Girasole, glicerina vegetale, oli essenziali di Salvia ed Eucalipto, burro di Karitè e di Cupuaçu (Theobroma grandiflorum), cera d'api, fitosfingosine (lipidi attivi naturalmente presenti nella pelle con proprietà batteriostatiche e antinfiammatorie, che contribuiscono al mantenimento del film idrolipidico), Urea a concentrazioni di almeno il 25% ad azione cheratolitica ed esfoliante che favorisce l'idratazione dello strato corneo, e Centella asiatica che migliora il microcircolo venoso evitando il gonfiore delle estremità, specie a fine giornata.

Ipercheratosi



Salice bianco
Salice bianco
L'ipercheratosi (dal greco hyper = col significato di accrescitivo, keras = corno o sostanza cornea, e osis = manifestazione morbosa) è un ispessimento dello strato corneo della pelle, disturbo che può interessare diverse zone del corpo, come le mani, i gomiti, le ginocchia, o i piedi, in cui si può verificare una eccessiva formazione di cellule morte e un accumulo di cheratina negli strati esterni della cute, che rendono la pelle ispessita, secca e anelastica, con tendenza alla desquamazione e talvolta alle fissurazioni ai bordi delle unghie delle mani, o nei talloni.

In questo caso si può intervenire applicando spesso durante la giornata creme leviganti, nutrienti e idratanti, nella cui composizione possono comparire varie sostanze naturali quali estratti di Rafano e corteccia di Salice naturalmente ricchi di acido salicilico, cheratolitico, acido shikimico da Anice stellato e acido fitico da crusca di Riso, Urea, acido ialuronico, allantoina e lanolina, che rendono la pelle morbida e ben idratata e, con un'azione cheratoplastica, aiutano la pelle a ricostituirsi e rinforzarsi.

Giovano anche il burro di Karitè, gli oli di Lino, Mandorle dolci, Babassu (Orbignya oleifera), Borragine, Iperico, Jojoba, Elicriso, Rosa mosqueta, Enotera, e la vitamina E, per un'intensa azione nutriente, idratante ed elasticizzate, e inoltre il gel di Aloe vera, l'Altea, la Liquirizia, gli estratti di Calendula, Amamelide, Consolida, Rosa canina, Ginkgo biloba, Echinacea, Centella asiatica, lenitivi e rigeneranti cutanei, e ancora gli oli essenziali di Bergamotto, Limone, Boswellia, Tea Tree, che proteggono la pelle e prevengono e limitano la comparsa dei disturbi, facilitando la ricostituzione epiteliale.

L'ipercheratosi può manifestarsi per varie cause, fra cui una carenza di acidi grassi essenziali della serie Omega, contenuti nell'olio di pesce, nell'olio di Lino, di Enotera e di Borragine, la cui integrazione nutrizionale può giovare a contrastare e tenere sotto controllo questo disturbo.

Macchie della pelle: melasma, lentigo solari



Bava di lumaca
Bava di lumaca
Analizziamo infine le macchie brune della pelle non di origine patologica (dark spots), come il melasma o cloasma, un inestetismo connesso con la pigmentazione della pelle dovuto al fatto che la melanina, il pigmento responsabile dell'abbronzatura, invece di distribuirsi in modo omogeneo su tutta la sua superficie per difenderla dalle radiazioni solari, si accumula in alcuni cheratinociti (cellule epidermiche) per un eccesso di produzione da parte di melanociti (cellule produttrici di melanina) iper-attivi, i quali, a causa di un'alterazione dei meccanismi di sintesi della melanina, causano la formazione di macchie brune disomogenee, più o meno scure, generalmente su viso, guance, fronte, labbro superiore.

Il melasma si manifesta maggiormente nella donna e, se localizzato in particolare intorno agli occhi e sugli zigomi, è tipico della gestante verso il quarto o quinto mese di gravidanza, e in questo caso è definito anche maschera gravidica, ed è direttamente correlato alle alterazioni ormonali tipiche della gravidanza (ma solitamente tende a scomparire dopo il parto).

Anche altre alterazioni dell'assetto ormonale, in particolare degli estrogeni, possono essere alla base della comparsa del melasma, come le alterazioni del ciclo mestruale, o l'assunzione protratta della pillola anticoncezionale, o della terapia ormonale sostituiva in menopausa; possono intervenire inoltre l'uso improprio di cosmetici o profumi che causano una reazione fototossica, o un forte stress prolungato che sembrerebbe eccitare in particolare alcune aree di specifica innervazione del volto, causando una pigmentazione anomala.
L'esposizione ai raggi solari rende più evidenti le chiazze scure, mentre durante l'inverno esse schiariscono e diventano meno evidenti, ma pur sempre presenti.

Un'altra tipologia di macchie della pelle che si manifestano su viso, braccia, décolleté sono le efelidi, che hanno però una causa genetica, pur essendo accentuate dall'esposizione al sole, che però non ne è la causa.
Al contrario, le lentigo solari, macchie irregolari epidermiche di colore variabile dal giallastro al nocciola scuro, sono causate da un'esposizione incongrua ai raggi solari, e talvolta possono regredire durante la stagione invernale, ma ripresentarsi con una nuova esposizione al sole; mentre le lentigo senili sono il risultato del photoaging (fotoinvecchiamento), cioè il sommarsi dei danni causati nel tempo dall'esposizione cronica alle radiazioni luminose, e si manifestano, come si evince dal loro nome, nell'età avanzata sia nel sesso femminile che maschile, soprattutto sul viso e sul dorso delle mani.

Per contrastare e ridurre le discromie cutanee iperpigmentate, la moderna fitoterapia offre numerosi prodotti specifici capaci di schiarire le zone colpite dall'inestetismo, mediante l'applicazione costante e prolungata di cosmetici contenenti ingredienti naturali in grado di esercitare un'attività schiarente come la Bava di Lumaca (Helix aspersa), un ingrediente dermocosmetico naturale ricco di muco-polisaccaridi, acido glicolico, allantoina, collagene ed elastina, vitamine e peptidi, attivi contro i principali inestetismi della pelle, che rinnova il turnover cellulare rigenerando i tessuti; il Phytoretinolo, un innovativo ingrediente attivo dal potere rigenerante cutaneo antiage, che rinnova l'epidermide aiutando a ridurre le macchie, e favorisce la sintesi del collagene contrastando le rughe; l'alfa-arbutina derivata dall'Uva ursina, che rappresenta il più efficace e veloce agente depigmentante cutaneo, poiché inibisce l'ossidazione di tiroxina e melanina; l'acido cogico, un fattore depigmentante di derivazione fungina dall'azione antiossidante, e il Giglio marino (Pancratium maritimum), che degradano la melanina, regolandone la produzione e bloccando l'evoluzione della discromia; gli alfa-Idrossiacidi, dall'azione esfoliante, che rimuovono lo strato corneo superficiale, levigano la pelle, facilitano lo sfaldamento delle cellule scure iperpigmentate favorendo un maggiore assorbimento dei principi attivi schiarenti; l'acido lactobionico, un alfa-Idrossiacido di ultima generazione, antiossidante e levigante che favorisce i processi riparativi cutanei e riduce l'indice di melanina, con un effetto schiarente; e inoltre l'estratto di Liquirizia e un derivato della vitamina C, il cui uso costante ha un effetto schiarente.
La sinergia di questi composti naturali rallenta, attenua, e infine col tempo elimina le discromie cutanee più comuni.

Giglio marino
Giglio marino
Tuttavia sarebbe più opportuno evitarne la formazione graduando l'esposizione al sole già in età giovanile, soprattutto nelle ore più critiche centrali della giornata, e applicando sempre in quantità generosa creme solari ad alta protezione contenenti filtri solari fotostabili e ad ampio spettro, associati a principi attivi antiossidanti che proteggano dai radicali liberi, prima dell'esposizione alle radiazioni ultraviolette UVA e UVB e ai raggi infrarossi, ripetendo spesso l'applicazione, specialmente dopo il bagno in mare o in piscina.

Giova inoltre preparare la pelle all'esposizione solare mediante l'assunzione di integratori a base di olio di Carota, ricco in betacarotene precursore della vitamina A, vitamina E, licopene, luteina, zeaxantina, Coenzima Q10, Rame, proantocianidine da Pino marittimo, dall'azione antiossidante che contrasta l'azione dannosa dei radicali liberi, protegge la pelle dalla fotosensibilità, dagli eritemi e dal fotoinvecchiamento precoce, e favorisce una più rapida e persistente produzione omogenea di melanina per stimolare un'abbronzatura uniforme, protettiva e senza antiestetiche macchie.

Dott.ssa Marina Multineddu

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