DEPURARE L'INTESTINO AL CAMBIO DI STAGIONE: I BENEFICI PER LA SALUTE E IL SISTEMA IMMUNITARIO

Le terapie depurative naturali all'approssimarsi dell'autunno erano in passato una consuetudine millenaria praticata in tutte le culture umane. Anche in tempi relativamente recenti era tradizione da parte delle nostre nonne, al cambio di stagione e particolarmente in autunno, somministrare una purga per depurare l'intestino e liberare l'organismo dalle tossine accumulate, e rinforzarlo contro le infezioni: già allora avevano capito con antica saggezza, che evitando di far accumulare le sostanze nocive e mantenendo un intestino in ordine si contribuisce a contrastare le malattie, pur non essendo al corrente delle scoperte che in tempi recenti sono emerse riguardo le molteplici funzioni positive che l'intestino svolge nell'organismo umano.

Le molteplici funzioni dell'intestino

Oggi infatti è nota la notevole influenza che l'intestino esercita su tutte le funzioni del corpo, a partire dalla funzione primaria di eliminazione delle scorie metaboliche conseguenti alla digestione, e non solo, con particolare riguardo al colon, la parte terminale dell'apparato intestinale, nel quale si completano i processi digestivi con l'eliminazione dei residui della digestione, il riassorbimento dell'acqua, processo che influisce sul transito intestinale, la sintesi delle vitamine del gruppo B e della vitamina K, il completamento dell'assimilazione dei nutrienti, la regolazione della flora batterica simbionte (microbiota) che alberga in tutto il tratto intestinale, e che svolge la funzione di naturale barriera contro l'attacco di agenti patogeni, in quanto nell'intestino ha sede una quota notevole della capacità immunitaria, stimata in oltre il 60% delle cellule immunitarie di tutto l'organismo.

Il microbiota intestinale, se si trova in condizione di eubiosi, cioè in uno stato di equilibrio della composizione microbiomica, protegge l'integrità della mucosa intestinale, interagisce con le cellule dell'organismo ospite, comunica col suo sistema immunitario e con il sistema nervoso, garantendo condizioni di salute all'organismo in cui risiede, che disporrà in tal modo di un sistema immunitario integro ed attivo in grado, quando necessario, di fornire una risposta immunitaria adeguata. Per la salute intestinale e di tutto l'organismo il microbiota (insieme dei microrganismi simbionti che convivono con l'organismo umano), e il relativo microbioma (=genoma del microbiota, cioè la totalità del suo patrimonio genetico), giocano un ruolo determinante, per cui mantenerne l'integrità è indispensabile.

Infatti, in un "terreno intestinale" integro la presenza prevalente di "batteri buoni" contrasta e funge da barriera all'instaurarsi di quelli nocivi, e rende l'epitelio intestinale idoneo a evitarne il transito verso il sangue. Al contrario, lo squilibrio del microbiota può determinare la cosiddetta "permeabilità intestinale" (sindrome dell'intestino permeabile, o Leaky Gut Sindrome), causa a sua volta di intolleranze alimentari e di possibili reazioni anomale del sistema immunitario verso sindromi autoimmuni.

Inoltre un intestino in condizioni di fisiologico benessere facilita e migliora l'assimilazione dei nutrienti indispensabili alla buona salute dell'individuo, consente l'assorbimento di eventuali integratori fitoterapici quando siano utili, come ad esempio i probiotici e i prebiotici che arricchiscono la flora simbionte, sia degli eventuali farmaci di sintesi quando necessari e prescritti dal medico. La grande superficie dell'epitelio intestinale, stimata in circa 300 metri quadri, con la sua considerevole azione immunitaria, costituisce il prima importante linea di difesa dell'organismo. Da tutto ciò è ragionevole dedurre ed asserire che "la salute nasce nell'intestino".

Se consideriamo l'intestino dal punto di vista "olistico" (da olos = totale), consideriamo cioè l'individuo nella sua totalità come un "unicum" formato da tutte le sue parti, mente e corpo, noteremo uno stretto legame fra cervello e intestino, tanto che di recente l'intestino è stato definito il nostro "secondo cervello". Nell'intestino infatti albergano cellule simili a quelle del sistema nervoso che comunicano con i vari organi del corpo, quasi dialogando in un continuo corrispondere di stimoli e sensazioni che a seconda dei casi potranno produrre reciprocamente benefici, o al contrario percezioni negative, influenzando anche il tono dell'umore. E' noto che ansia, stress, forti emozioni influiscono sull'intestino, che ne subisce le conseguenze reagendo con infiammazione e disordini funzionali gastrointestinali, quali spasmi, gonfiore, alterazioni dell'alvo (stipsi alternata a diarrea), situazione che ha indotto a coniare la definizione di "Sindrome del Colon Irritabile" (IBS, Irritable Bowel Sindrome), in cui l'ansia viene tipicamente somatizzata a livello viscerale (sensibilità enterocettiva). Il legame è ambivalente in quanto l'interrelazione è reciproca e intercorre non solo dal cervello verso l'intestino, ma anche in senso opposto, influendo su una vasta serie di funzioni cerebrali come l'umore, e perfino sulle difese immunitarie, e innescare un senso di malessere generale, irritabilità, stanchezza.

Come depurare l'intestino in modo naturale

Nei cambi di stagione, e in particolare in autunno, l'organismo tende naturalmente a eliminare tossine stimolando le funzioni di tutti gli organi emuntori, cioè il fegato, i reni, la pelle e l'intestino, destinati ad eliminare dall'organismo le sostanze di scarto o dannose. La funzione depuratrice, come abbiamo visto, è basilare per lo stato di benessere e di salute dell'individuo. Ma se a causa di un'alimentazione sregolata e poco sana, o per l'inquinamento ambientale, o ancora per lo stress accumulato nel tempo, o per varie altre cause, si verifica un eccessivo accumulo di tossine, il processo purificatore tende a rallentare, non essendo più in grado di eliminare le sostanze nocive, e si può indurre allora uno stato infiammatorio che si manifesta con senso di pesantezza, cattiva digestione e disturbi di stomaco e dello stesso intestino, fino a generare l'instaurarsi di malattie.

Per ovviare a tali inconvenienti è necessario mettere in atto alcuni comportamenti, quali cercare di mantenere un buono stato mentale evitando l'eccessivo stress, seguire un'alimentazione salutare e parca, introdurre quotidianamente liquidi sufficienti, effettuare una regolare attività fisica, seguire in definitiva un corretto stile di vita.
La fitoterapia può costituire un valido aiuto per mantenere l'apparato intestinale ed emuntorio purificato da scorie e tossine, con una grande varietà di piante medicinali dal fitocomplesso ricco di principi attivi purificanti, detossificanti e antiossidanti, che per la loro biodisponibilità possono influire simultaneamente sull'efficienza di più emuntori, aiutandoci a preservare la salute.

Soffermandoci in particolare sull'apparato intestinale, per mitigare lo stress che la vita moderna spesso produce, e che viene somatizzato a livello viscerale, può giovare l'assunzione di Ficus carica, una pianta che ha la capacità di regolarizzare la motilità intestinale e calmare gli spasmi della muscolatura liscia del colon, utile anche in caso di disturbi gastrici con una componente di natura nervosa, come gastrite e ulcera. Il rimedio è sintomatico, poiché non elimina le cause dei disturbi che sono imputabili anche ad un fattore costituzionale correlato alle ansie e al carattere ansioso dell'individuo, perciò la sua assunzione deve essere programmata e ripetuta varie volte durante l'anno, specie ai cambi di stagione. Per potenziarne gli effetti possiamo associare Melissa, Camomilla, Passiflora, Aloe vera, Zenzero, Malva, Altea, Finocchio, Anice verde, che riducono le fermentazioni e i gonfiori, leniscono le mucose infiammate e ne calmano le contrazioni anomale, inducendo uno stato generale più rilassato e sereno.

E' opportuno inoltre evitare la stipsi, causa del ristagno di feci che favorisce il riassorbimento delle tossine, mediante l'assunzione di piante come Rosmarino, Tarassaco, Cardo mariano, Carciofo, e adeguati dosaggi di Rabarbaro e Boldo, le quali, stimolando la produzione di bile da parte del fegato, agiscono da lassativi naturali mentre lo disintossicano e ne favoriscono la funzionalità e la salute.

Esse possono essere associate alle piante mucillaginose come Altea, Malva, semi di Lino, Psillio, Chia, e l'Agar-agar, un gelificante estratto da Alghe Rosse, che hanno la caratteristica di assorbire moltissima acqua, formando appunto una sostanza mucillaginosa, gelatinosa, che nell'intestino svolge il compito di idratare e ammorbidire le feci, inglobare feci vecchie e stagnanti, scorie e tossine, rendendo la funzione intestinale fisiologica e non traumatica, scongiurando anche il rischio di patire ragadi e/o emorroidi.

Quando la stitichezza fosse già cronica e presentasse un certo grado di assuefazione ai lassativi, si può ricorrere, oltre a quelle suddette, anche a piante antrachinoniche, come Senna, Frangula, Cascara, Boldo, Rabarbaro, che stimolano le contrazioni peristaltiche favorendo lo svuotamento del colon, evitando tuttavia di farne un uso eccessivo e troppo frequente, per non causare crampi addominali e aggravare l'eventuale assuefazione, avendo l'accortezza di abbinare sempre piante mucillaginose per idratare le feci e rendere la funzione fisiologica e non traumatica.

E' importante associare comunque sempre fibre vegetali prebiotiche come l'Inulina (frutto-oligo-saccaridi), presente nella Bardana e nella Cicoria, associata a probiotici per mantenere l'efficienza della flora intestinale, per la quale è utile anche l'estratto di semi di Pompelmo (GSE, Grapefruit Seed Extract) dall'azione antimicrobica selettiva, specifica per favorire l'equilibrio microbico intestinale e quindi una flora benefica e salutare, che può stimolare al meglio le difese immunitarie e aiutare a contrastare malattie e infezioni.

Dott.ssa Marina Multineddu

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