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I RIMEDI DELLA NONNA: L'ANTICA SAGGEZZA POPOLARE NELLE CURE NATURALI DI UNA VOLTA

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I rimedi della nonna
Anticamente era consuetudine, a fronte di qualche problema di salute o piccolo malanno, chiedere il consiglio degli anziani, e in particolare delle nonne, depositarie di tradizioni e conoscenze tramandate nei secoli, che con la loro esperienza davano i suggerimenti più adatti, naturali, ecologici e semplici, per ritrovare la salute e il benessere, scoprire rimedi per la bellezza, la cura della persona e della casa.

Ma come facevano le nostre nonne a risolvere piccoli e grandi problemi, quando la tecnologia, la cosmetica e i farmaci moderni non erano ancora disponibili?
La cucina, la dispensa o la ghiacciaia, il giardino e le erbe dei campi, erano il laboratorio e la "farmacia naturale" a cui esse potevano attingere per trovare il rimedio adatto.

I rimedi della nonna erano il frutto di un'antica saggezza popolare, risultato delle esperienze accumulate nel tempo, generazione dopo generazione, scelti dopo secoli di pratica, mediante la sperimentazione di usanze e antiche tradizioni e la scoperta di nuovi rimedi da aggiungere al bagaglio di esperienze costruite e tramandate, aumentando via via le conoscenze trasmesse dalle sue progenitrici.

Al giorno d'oggi, con le conoscenze di cui disponiamo in campo medico, farmaceutico e, ovviamente, fitoterapico, verrebbe da chiedersi se tali rimedi avessero una base di verità, e se valga la pena di salvaguardarli, come prezioso patrimonio di antiche tradizioni che altrimenti andrebbero perdute.

I consigli tramandati dalla saggezza popolare sono validi anche alla luce delle moderne conoscenze scientifiche?
In questo articolo cercheremo di scoprire se i semplici rimedi naturali casalinghi proposti dalle nostre nonne siano realmente efficaci secondo le attuali conoscenze e la moderna fitoterapia.

Buonumore e benessere



Buonumore e benessere
In passato era molto chiaro un concetto che nell'era moderna è stato spesso trascurato, e al quale solo negli ultimi anni si sta dando nuovamente l'attenzione che merita, cioè lo stretto legame tra l'umore e il benessere fisico.
Uno dei frequenti consigli che le nonne ci davano, infatti, era quello di ridere spesso, per aiutarci a stare meglio: oggi sappiamo che la risata, e in generale l'allegria e il buonumore, favoriscono la produzione di ormoni come dopamina e adrenalina che liberano endorfine, inoltre amplificano la produzione di serotonina e riducono gli ormoni dello stress, favorendo il benessere dell'organismo nel suo complesso, perciò questo primo suggerimento trova un fondamento scientifico.

I rimedi della nonna per malanni stagionali e problemi respiratori



Eucalipto
Eucalipto
I rimedi richiesti con maggiore frequenza erano senza dubbio quelli relativi a piccoli malanni stagionali, come il raffreddore, l'influenza, la gola infiammata o la tosse.
La nonna per tali evenienze consigliava di effettuare i fumenti, o suffumigi, inalando il vapore caldo, coprendo il capo con un telo, da un recipiente in cui si era fatta bollire qualche foglia di Eucaliptus o alcuni rametti di Timo, o meglio ancora, quando se ne poteva disporre, dei loro oli essenziali, che secondo la nonna avevano un'azione balsamica, fluidificante delle secrezioni, espettorante, antimicrobica, associate all'azione benefica dello stesso vapore caldo, e potevano aiutare a calmare l'infiammazione, liberare il naso chiuso favorendo l'eliminazione del catarro dalle vie nasali e dai bronchi, calmando la tosse, e agendo positivamente anche sulla presenza di catarro auricolare e sulla sinusite.
Le proprietà salutari di queste piante sono riconosciute e convalidate dalla moderna ricerca, per cui questi consigli trovano un effettivo fondamento.

Brodo di pollo
Brodo di pollo
Un altro rimedio spesso consigliato dalla nonna, in presenza di un malanno di stagione, era il brodo di pollo, poiché secondo lei poteva alleviare i sintomi del malessere.
In effetti moderni studi hanno appurato che esso svolge un'azione antinfiammatoria, stimolando l'attività degli anticorpi, cellule del sistema immunitario responsabili della difesa dell'organismo, inoltre gli aminoacidi contenuti nel brodo di pollo forniscono un buon contributo al sistema immunitario, e i suoi nutrienti lo rendono un alimento assai indicato per le persone debilitate, mentre i liquidi reidratano l'organismo; e ancora il vapore caldo che il brodo sprigiona decongestiona le vie respiratorie.

I rimedi della nonna per i problemi digestivi



Melissa
Melissa
Quando si presentava un malessere a carico dello stomaco, magari dopo un pasto abbondante, la nonna era solita consigliare una tisana calda a base di Tarassaco (Dente di leone), Melissa, Camomilla e Finocchio, digestive, antispasmodiche, calmanti e carminative, da assumere dopo i pasti; mentre per moderare l'acidità gastrica consigliava la Liquirizia, la Malva, la Melissa, lenitive e antiacide, e per ridurre il gonfiore addominale suggeriva di aggiungere anche Finocchio, Anice, Cumino, piante antifermentative e carminative.
Tutte queste piante hanno l'approvazione della scienza per le loro proprietà, proprio quelle asserite dalle nonne, digestive, antinfiammatorie, antispasmodiche, carminative, antiacide, ormai ampiamente riconosciute.

I rimedi della nonna per il benessere generale



Acqua e Limone
Bere acqua tiepida con Limone la mattina a digiuno, prima della colazione, è un altro dei consigli frequenti: in realtà bere un bicchiere di acqua tiepida la mattina è già una buona abitudine per mettere in moto l'intestino e favorire il transito intestinale, oltre a reintegrare i liquidi dopo la pausa notturna e favorire l'idratazione: se all'acqua aggiungiamo il succo di limone i vantaggi aumentano per un'azione depurativa, per migliorare l'alito contrastando la presenza dei batteri nel cavo orale accumulati durante il sonno, per ostacolare la formazione di calcoli renali.
Inoltre il succo di limone contiene vitamina C e acido citrico, antiossidanti, antibatterici e diuretici, sali minerali come il potassio, e vitamine del gruppo B, nutrienti fondamentali per l'organismo.
E' comunque opportuno sciacquare la bocca dopo aver bevuto rapidamente, o con una cannuccia, l'acqua e limone, per non corrodere lo smalto dei denti.

"Una mela al giorno toglie il medico di torno" recita un vecchio detto, tanto che anche le nonne consigliavano di mangiare quotidianamente questo frutto.
Questa convinzione trova un fondamento nel fatto che le mele permettono un approvvigionamento di antiossidanti, le molecole antinvecchiamento contro i radicali liberi, infatti contengono i polifenoli come quercetina, catechine, florizina, carotenoidi precursori della vitamina A, vitamine C ed E utili per le difese immunitarie e contro i processi ossidativi.

Mela
Le mele sono ricche di sali minerali, fibre (pectina) e acqua che favoriscono le funzioni fisiologiche intestinali rivelandosi utili in presenza di stitichezza e diverticolite, riducono l'assorbimento del colesterolo, e aiutano a regolare il microbiota intestinale, oltre a ridurre il senso di fame se si mangia una mela poco prima dei pasti quando si desidera perdere peso.

Inoltre il loro basso indice glicemico le rende un frutto adatto anche ai diabetici.
La florizina, contenuta particolarmente nella buccia, è un antiossidante, e le varietà a buccia rossa contengono antocianine.
Naturalmente, per poter mangiare le mele con la buccia, queste devono essere biologiche e prive di contaminanti.

I rimedi della nonna per la bellezza e la cura del corpo



Alcuni consigli che le nonne dispensavano alle giovani donne riguardavano la bellezza, come quello di strofinare i gomiti e i talloni con mezza arancia per mantenerli morbidi e privi di ruvidità. Anche questo è un consiglio appropriato, infatti il contenuto di alfa-idrossiacidi contenuti negli agrumi, dall'azione esfoliante, agisce come levigante effettuando un leggero peeling, e può sostituire lo scrub meccanico.

Olio d'oliva
Olio extravergine d'oliva
Fra i più conosciuti ed approvati rimedi delle nonne vi è l'olio d'oliva, suggerito per svariati problemi di pelle, labbra, occhi, capelli.
L'olio di oliva, extravergine e di ottima qualità, per la sua composizione chimico-fisica oggi ben identificata, ricca degli acidi grassi oleico, linoleico, palmitico, stearico, oltre a insaponificabili, composti fenolici, clorofilla, vitamina E, fitosteroli, squalene, possiede effettivamente notevoli proprietà nutrienti, emollienti, antiossidanti, riparatorie e antinfiammatorie.

Per le labbra screpolate le nonne consigliavano di massaggiare l'olio di oliva delicatamente, lasciandolo agire qualche minuto per aiutare a rimuovere dolcemente le pellicine delle labbra screpolate, applicando poi un po' di miele, dall'azione cicatrizzante.

Lo raccomandavano inoltre come nutriente per la pelle secca del viso, anche come protezione da vento, freddo, sole; per le mani arrossate e screpolate e, in presenza di geloni, come ingrediente di base per preparare un oleolito con i fiori di Calendula, dalle proprietà fortemente lenitive, cicatrizzanti, antipruriginose; e ancora per i capelli secchi e sfibrati, come impacco nutriente, emolliente, lucidante, specie se, dopo l'indispensabile shampoo, si effettua l'ultimo risciacquo con acqua tiepida e un cucchiaio di aceto di vino, o meglio ancora, di mele, i quali con il pH leggermente acido neutralizzano il calcare dell'acqua, contribuendo a richiudere le cuticole del fusto dei capelli rendendoli più docili e lucenti.

Per ammorbidire le unghie e le cuticole intorno, consigliavano di immergere la punta delle dita in olio d'oliva mescolato con succo di limone, che rinforza e schiarisce, rendendo le unghie lucide ed elastiche, ed evita che si formino antiestetiche e dolorose pipite (pellicine staccate dalle cuticole ungueali), che possono preludere a infezioni del margine ungueale.
Lo stesso effetto si può ottenere con l'olio di mandorle e succo di limone, per le proprietà eudermiche, elasticizzanti, emollienti, nutrienti e lenitive, ampiamente riconosciute attualmente anche dalla scienza.

L'olio di Oliva inoltre, sempre per la sua azione emolliente, nutriente e antinfiammatoria, era raccomandato anche per il trattamento dell'orzaiolo o del calazio, infiammazioni dei follicoli ciliari causate dall'ostruzione di una ghiandola della rima palpebrale (ghiandola di Meibomio), mediante impacchi locali di olio tiepido, anche alternati a impacchi con infuso tiepido di Malva e Camomilla, dalle note proprietà lenitive e antinfiammatorie.

Infuso di Camomilla
Infuso di Camomilla
Per gli occhi stanchi, gonfi, borse e occhiaie, erano consigliati impacchi con bustine di concentrato (anche riutilizzando quelle usate per il nostro tè mattutino), dopo averle tenute in frigorifero per alcuni minuti dopo l'infusione: le bustine imbevute di tè, applicate fredde sugli occhi, e lasciate agire per circa 15 minuti, meglio se rilassandosi, esercitano effettivamente, per la presenza di polifenoli, associati "all'effetto fresco", un'azione lenitiva, tonificante, e astringente sui capillari sanguigni superficiali, schiarendo le occhiaie, riducendo il gonfiore e riposando gli occhi.

Un altro rimedio casalingo per gli occhi stanchi prevede l'uso di fettine di patate lasciate a macerare nel latte intero in frigorifero per una notte, e applicate al mattino fredde, lasciandole per 20 minuti: il latte arricchisce la pelle dei suoi nutrienti lipidici rendendo la delicata cute perioculare più idratata, turgida e nutrita, il freddo decongestiona e riduce il gonfiore, e l'amido contenuto nelle patate, dalle proprietà lenitive, emollienti, addolcenti, astringenti, riduce l'infiammazione e i gonfiori, mentre le sostanze antiossidanti agiscono da antinfiammatori.
Le patate, o il loro succo, per tali verificate proprietà, è utile anche per lenire l'eritema, l'arrossamento e il bruciore causati dalle scottature solari.

Anche l'infuso di Camomilla è utile, diceva la nonna, per gli occhi stanchi e arrossati, le occhiaie, o anche per pelle arrossata del viso, per le ormai note proprietà antinfiammatorie, lenitive, antibatteriche, con l'avvertenza di filtrare perfettamente l'infuso con una garza, per evitare residui dei minuscoli fiori gialli tubolari della Camomilla.

Per calmare occhi stanchi e arrossati e lenire borse e occhiaie si possono utilizzare anche fettine di Cetriolo, per l'alto contenuto di acqua e sali minerali, particolarmente zinco, che decongestiona e schiarisce la pelle, idrata, tonifica.
Inoltre il Cetriolo possiede proprietà detergenti utili per la pelle del viso, anche per maschere detergenti e decongestionanti.

Salvia
Salvia
Per mantenere i denti bianchi e detergerli, in particolari situazioni in cui non ci è possibile usare lo spazzolino e il dentifricio, la nonna aveva un suggerimento da darci: le foglie di Salvia fresca, strofinate sui denti, con la loro azione leggermente abrasiva dovuta alla struttura stessa della loro superficie, asportano la placca batterica esercitando anche un'azione antibatterica in virtù del loro olio essenziale e aiutano a lenire eventuali infiammazioni presenti sulle mucose orali.

Il decotto di Salvia era utilizzato anche, in mancanza o in aggiunta all'abituale deodorante, per fare abluzioni utili per ridurre la sudorazione eccessiva e rinfrescare e deodorare le ascelle, ma anche per ridurre l'eccessiva sudorazione delle mani e per pediluvi in caso di piedi eccessivamente traspiranti e maleodoranti.
Oggi sappiamo che queste proprietà sono dovute all'azione antibatterica e normalizzante della sudorazione esercitata dalla Salvia.

Si potrebbe continuare ancora a lungo, sono infatti innumerevoli i consigli per il benessere e la bellezza tramandati dalle nostre nonne, che continueremo ad esaminare in un futuro articolo.

Dott.ssa Marina Multineddu

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