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REUMATISMI, ARTROSI, ARTRITE: CARATTERISTICHE, CAUSE E RIMEDI NATURALI



Reumatismi, artrosi, artrite
Col termine reumatismi ci si riferisce ad un insieme di disturbi di tipo infiammatorio o degenerativo che interessano vari distretti del corpo, in particolare dell'apparato muscoloscheletrico, caratterizzati da manifestazioni dolorose e a volte ridotta capacità motoria causata da infiammazione e/o irrigidimento delle articolazioni.

Artrite e artrosi sono tra le malattie reumatiche più comuni. Benché molto simili nel nome e avendo spesso sintomi in comune, come il dolore, la rigidità, la difficoltà nei movimenti, l'artrosi e l'artrite sono patologie reumatiche differenti, che colpiscono categorie di persone diverse e hanno cause distinte.

L'artrosi è una malattia degenerativa causata dal logoramento dei tessuti connettivi e delle cartilagini articolari, e in seguito può estendersi anche all'osso sottostante, causando dolore anche molto intenso e debilitante; colpisce soprattutto la popolazione anziana. Interessa soprattutto le articolazioni sottoposte a carichi e attriti, come le vertebre, le ginocchia, i piedi, le anche; può causare deformazioni, ma meno importanti e invalidanti rispetto a quelle causate dall'artrite.

L'artrite è una patologia infiammatoria cronica che evolve rapidamente causando un precoce danno alle articolazioni, iniziando dalla membrana sinoviale che le riveste e che accoglie il liquido sinoviale lubrificante. L'artrite è definita patologia autoimmune per la sua relazione col sistema immunitario alterato; è una malattia sistemica che interessa l'organismo in forma diffusa, può colpire a qualunque età, generalmente fra i 30 e i 60 anni, anche se esiste una forma giovanile, l'artrite reumatoide giovanile, che è una delle varie forme di artrite. L'artrite è più comune nelle donne, colpisce in prevalenza le piccole articolazioni, come quelle della mano e del piede, e nelle forme più aggressive può causare deformazioni tanto gravi delle ossa coinvolte, da impedire i banali movimenti quotidiani.

Articolazioni con artrosi
Quindi, l'artrosi è degenerativa e si manifesta con l'invecchiamento, è molto diffusa, rappresenta oltre il 70% delle forme reumatiche e tipicamente col riposo la sintomatologia dolorosa si attenua.
L'artrite non è dipendente dall'età, ma è autoimmune; la dolorabilità compare soprattutto a riposo, di frequente la notte, e col movimento si riduce. Talora l'artrite sfocia in artrosi, per il danno che si manifesta sulla cartilagine a causa delle deformità articolari conseguenti all'artrite.

Considerando che le malattie reumatiche esaminate nel complesso rappresentano un problema assai diffuso, esamineremo le possibili terapie naturali per contribuire a prevenirle e/o affrontarle per lenirne la sintomatologia dolorosa ed evitarne l'aggravamento, quando già presenti, anche perché la malattia artrosica richiede spesso terapie farmacologiche non prive di effetti collaterali.
Alla luce di tali considerazioni, possiamo individuare le soluzioni naturali che ci consentono di affrontare tale patologia, soluzioni che riguarderanno soprattutto la sua prevenzione, ma cercheranno anche di coadiuvare e affiancare eventuali indispensabili terapie di sintesi, per cercare di utilizzare queste ultime il minimo indispensabile, onde evitare spiacevoli effetti avversi.
Le terapie naturali infatti consentono di protrarre il trattamento coadiuvante antinfiammatorio e antidolorifico per tempi piuttosto prolungati, senza causare particolari effetti negativi; l'azione della fitoterapia è ovviamente meno energica rispetto alla terapia di sintesi, ma, se protratta per lunghi periodi, può assicurare notevoli benefici.

Equiseto
Equiseto
La strategia migliore è quella di fornire precocemente all'organismo le sostanze di cui le articolazioni hanno bisogno, mediante integratori specifici per supportare il trofismo delle cartilagini, come il Collagene, che rappresenta il costituente principale del tessuto cartilagineo, e che è opportuno associare alla vitamina C, che supporta i processi della sintesi del Collagene intervenendo come cofattore nelle reazioni enzimatiche della sua biosintesi, consentendo il corretto allineamento strutturale delle sue fibre, che lo rende così resistente.
E' indicata anche l'integrazione con Acido Ialuronico, Condroitina e Glucosamina, importanti componenti strutturali della cartilagine, a cui conferiscono resistenza ed elasticità, contribuiscono a trattenere l'acqua e a idratarla, migliorando così la lubrificazione articolare.
Un minerale importantissimo per la salute articolare è lo Zolfo, nella sua componente organica di MSM (Metil-Sulfonil-Metano), un componente attivo di cartilagine e tendini.
Fra i minerali è consigliato anche il Manganese, un oligoelemento indispensabile per la sintesi del tessuto connettivo, e con Zinco, Rame, Magnesio, Boro, Calcio e Fosforo, questi minerali nel complesso contribuiscono a mantenere nel tempo la solidità delle ossa e dei denti, e a preservare cartilagini e articolazioni normali.
Il Silicio ha un ruolo attivo nella sintesi del Collagene e nella formazione delle ossa, a cui conferisce maggiore elasticità, sostiene il trofismo dei tessuti connettivi, stimola la remineralizzazione ossea e favorisce la ricomposizione dell'osso in caso di fratture; ne è particolarmente ricco l'Equiseto.
La vitamina D, particolarmente nella forma di vitamina D3 (colecalciferolo), favorisce il normale assorbimento e utilizzo di Calcio e Fosforo e la mineralizzazione ossea, per cui è raccomandata una sua integrazione specie in particolari momenti della vita, come durante la menopausa, per scongiurare l'instaurarsi dell'osteoporosi, cioè della rarefazione del tessuto osseo che ne determina una fragilità anomala.
E' opportuno abbinare anche la vitamina K2, che ha la funzione di riequilibrare i livelli di Calcio assunti con l'alimentazione o tramite integratori, e favorire la fissazione e l'incorporazione del fosfato di calcio nelle ossa, evitando che il minerale si concentri nel sangue o nelle arterie causando l'insorgere di problemi cardiovascolari.
Il composto SAMe (S-adenosil metionina), sostanza prodotta naturalmente dal sistema nervoso centrale, è implicato in numerosi processi biochimici, e sembra che una sua carenza induca depressione, problemi articolari, e favorisca la fibromialgia.

Tali integratori nutraceutici, assunti a dosaggi volutamente sinergici, aiutano a preservare il trofismo e la funzionalità osteoarticolare, potenziano in modo naturale l'azione preventiva sulle problematiche muscolo-tensive e la funzionalità muscolo-scheletrica, contrastando gli stati di tensione localizzati.

Quando il problema è già presente e causa dolore e infiammazione, è conveniente associare agli integratori nutraceutici peculiari appena citati, estratti vegetali antinfiammatori che aiutino a lenire il dolore e l'infiammazione.

Artiglio del diavolo
Artiglio del diavolo
Una fra le piante dalle proprietà antireumatiche utilizzate di frequente in fitoterapia è l'Artiglio del diavolo (così chiamato perché il suo frutto ha la forma di un piccolo uncino, o artiglio), che svolge un'attività antinfiammatoria e analgesica, indicata in caso di reumatismo cronico di varia localizzazione, come artrosi cervicale, del ginocchio, dell'anca, osteoartrosi, artrite reumatoide, dolori articolari in genere, tendiniti, nevriti su base traumatica. Il suo principale composto è l'arpagoside, ma gli effetti più rilevanti si ottengono con la somministrazione della pianta "in toto", cioè con la totalità del suo fitocomplesso, in particolare dei suoi estratti titolati che garantiscono un'azione costante nel tempo.

Il Salice e la Spirea sono dotate di proprietà antireumatiche, antiflogistiche, analgesiche, febbrifughe, attribuite al loro contenuto in salicina, che nell'organismo si converte in acido salicilico, considerato il salicilato vegetale dalle proprietà naturali assimilabili a quelle del noto farmaco di sintesi, il cui nome è derivato da tali piante. La Spirea inoltre è un diuretico, eliminatore degli acidi urici, dell'urea e dei cloruri, per cui è indicata particolarmente per il reumatismo gottoso, causato quindi da un accumulo nelle articolazioni di questi minerali.

Al Ribes nero sono attribuite proprietà antinfiammatorie cortisono-simili, utili per contrastare l'infiammazione artrosica, anche di natura gottosa per le proprietà diuretiche ed eliminatrici di purine e acidi urici, proprietà che possono essere potenziate mediante l'associazione con la suddetta Spirea, e inoltre con il Frassino, dalle proprietà diuretiche, uricolitiche e antinfiammatorie indicate nelle manifestazioni articolari dolorose con iperuricemia e gotta.

Boswellia serrata
Boswellia serrata
La Boswellia (Boswellia sacra e Boswellia serrata) la cui parte officinale è costituita dalla oleo-gommo-resina, un essudato che a contatto con l'aria solidifica lentamente nelle cosiddette "lacrime" dal colore alabastrino tipico delle resine, è conosciuta e utilizzata come rimedio coadiuvante nelle problematiche osteoarticolari, per preservare la funzionalità articolare e contrastare gli stati di tensione localizzati.

La Mirra, un'altra gommoresina derivante da diverse specie del genere Commiphora, svolge un'energica azione analgesica confermata da recenti studi; agisce con proprietà disinfettanti, antinfiammatorie e anestetiche, utili anche per migliorare la funzionalità articolare, così come la Curcuma, dalla spiccata azione antiossidante, che favorisce la flessibilità articolare e il benessere delle articolazioni e delle ossa, e lo Zenzero, che supporta la funzionalità articolare e contrasta le tensioni localizzate, e, come antalgico in applicazioni locali mediante cataplasmi rubefacenti, riduce i dolori di tipo reumatico.

Il Pepe nero, che contiene Piperina, responsabile del sapore piccante e pungente del pepe, sia per uso interno che nella composizione di creme, pomate, unguenti, è indicato contro dolori articolari o muscolari, per sgonfiare edemi e contusioni, benefici già noti a Cinesi e Indiani, infatti sia nella medicina tradizionale cinese che in quella indiana la Piperina era utilizzata anche per il trattamento di dolori artritici. La Piperina inoltre favorisce l'assorbimento degli altri principi attivi, come quelli della Curcuma, che diversamente risulterebbe poco assimilabile, presenti nella formulazione degli integratori specifici per contrastare le patologie articolari.

Una pianta appartenente all'antica medicina ayurvedica indiana è il Basilico Santo, detto anche Tulsi in lingua Indi, che contiene un olio essenziale ricco di terpeni, fra cui l'eugenolo, il componente farmacologico principale, e acido rosmarinico, dotati di proprietà tonico-adattogene, antiossidanti contro l'invecchiamento cellulare indotto dai radicali liberi; agisce attenuando i processi infiammatori in presenza di sintomatologie dolorose e sostiene la funzionalità articolare.

Anche la Salvia, ricca di acido rosmarinico, contribuisce a ridurre le infiammazioni a carico delle articolazioni, mentre la Scutellaria, assai ricca in flavonoidi come la baicalina, favorisce le normali funzioni fisiologiche delle articolazioni con un'azione antinfiammatoria che è stata paragonata a quella dei FANS (Farmaci Antinfiammatori non Steroidei), ma priva dei loro effetti collaterali.
La Bromelina, estratta dal gambo di Ananas e la Papaina, ricavata dai frutti acerbi della Papaya, sono enzimi proteolitici che, oltre a esercitare un miglioramento della digestione, svolgono un'azione antinfiammatoria sul sistema osteoarticolare, anche in presenza di artrite.

Arnica montana
Arnica montana
Alle integrazioni nutraceutiche specifiche per mantenere cartilagini, articolazioni e ossa normali, e agli antinfiammatori fitoterapici di sostegno contro la dolorabilità articolare, si possono affiancare trattamenti esterni coadiuvanti, che potenziano l'azione antinfiammatoria e analgesica in caso di reumatismi, artrosi e artrite già manifesti, mediante applicazioni locali di gel, creme, pomate, unguenti e oli da massaggio, ricchi di estratti vegetali specifici.
Tra questi l'Arnica montana, dall'azione analgesica, antinfiammatoria, calmante, indicata in presenza di dolori articolari e muscolari, reumatismi, contusioni, distorsioni, ematomi, oltre che delle altre piante antinfiammatorie e antidolorifiche appena nominate. La loro azione può essere completata e potenziata con l'associazione di altri estratti e oli essenziali di piante come Rosmarino, Cajeput, Wintergreen, Canfora, dalle proprietà analgesiche, distensive delle contratture, riscaldanti e antinfiammatorie, utili come calmanti in presenza di dolori articolari, reumatismi, artrosi, artrite, strappi muscolari, crampi, contratture della muscolatura, anche correlati all'attività sportiva.
Le stesse piante e i loro principi attivi possono essere veicolati mediante l'applicazione sulle zone doloranti di cerotti medicati, da lasciare in sede solitamene per 24 ore, per un sollievo prolungato.

Capsico - Peperoncino
Capsico - Peperoncino
L'Argilla verde può essere utile per effettuare cataplasmi lenitivi per dolori articolari e muscolari, anche associata a oli essenziali come Ginepro, Capsico (peperoncino), Chiodi di Garofano, dalle proprietà antinevralgiche, antireumatiche, riscaldanti e vasodilatatrici, anestetiche e antidolorifiche, utili per favorire la microcircolazione locale per dare sollievo ai dolori articolari e muscolari, e inoltre all'Ippocastano quando è necessaria un'azione antiedemigena.
Tali essenze si possono applicare anche mediante oli o pomate da massaggio, per favorire la decontrattura muscolare, e per preparare la muscolatura in vista di un allenamento in ambito sportivo.
Al contrario, dopo un'attività fisica intensa può essere necessario l'uso di pomate rinfrescanti, vasocostrittrici, defaticanti della muscolatura, con l'azione di Menta, Vite rossa, per riossigenare i muscoli, diminuire il senso di stanchezza ed evitare la comparsa di crampi.

Si possono utilizzare inoltre cerotti coadiuvanti senza farmaci, per applicazioni locali, che sfruttano la riflessione dei raggi infrarossi (FIT, Far Infrared Technology) normalmente emessi con la dispersione del calore corporeo, determinando un aumento del microcircolo superficiale cutaneo. Agiscono come coadiuvanti per alleviare situazioni di malessere e dolore a livello muscolo-scheletrico, correlati ad accumuli di acidosi tissutale e sovraccarico di lavoro delle fibre muscolari, favorendo un più rapido smaltimento dell'acido lattico e il recupero funzionale sui tessuti muscolari in caso di contrattura da sovraccarico, contrattura antalgica, poiché agevolano la riduzione della sintomatologia dolorosa associando un'azione mio-rilassante che comporta benefici rapidi, senza controindicazioni, in quanto non vi è rilascio di sostanze farmacologiche.
Anche l'uso di particolari magneti migliora la circolazione sanguigna con un maggior drenaggio delle tossine, inducendo una vasodilatazione e un aumento della temperatura locale che può aiutare a ridurre contratture, edemi, gonfiori. L'azione dei magneti contribuisce alla produzione delle endorfine, sostanze antidolorifiche endogene naturali, stimola le cellule matrici dei fibroblasti presenti nel sangue che producono elastina e collagene, aiutando la riparazione dei tessuti danneggiati del derma, delle articolazioni, dei tendini e delle ossa; mentre a livello muscolare sono attivati i mioblasti, le cellule che producono fibre muscolari. I magneti posso rivelarsi utili contro il dolore in caso cervicalgia, artrosi, periartrite, lombalgia, sciatalgia, sovraccarico e rigidità muscolare di spalla, gomito, ginocchio, meniscopatia, epicondilite.

Da segnalare inoltre, come ulteriori coadiuvanti contro la dolorabilità, i "cuscini cervicali", ripieni di semi d'uva, di grano o noccioli di ciliegio, che possono essere adattati, applicati dopo averli scaldati in forno o nel microonde, alla regione corporea interessata, fornendo un benefico calore analgesico.
Gli stessi cuscini, raffreddati nel congelatore, posso servire per effettuare una sorta di crioterapia in caso di tessuti infiammati che necessitano di applicazioni fredde (utili anche per lenire il dolore emorroidario, anche durante lunghi viaggi, come per gli autisti di camion o pullman).

I Cannelli di Zolfo sono un antico rimedio antireumatico popolare, che tradizionalmente era utilizzato per calmare i dolori di vario genere, in Liguria, in Francia (Provenza), in Sudamerica (Argentina). Si fanno rotolare sulla parte dolorante, specie in caso di tensioni della colonna cervicale, torcicollo, dolori articolari in generale.

Infine possono giovare massaggi locali con i massaggiatori in legno, particolari attrezzi dotati di rotelline che fatti scorrere delicatamente e liberamente sul corpo, rilassano e alleviano le tensioni muscolari, mitigano lo stress che può causare contratture, fornendo perciò un generale benessere. Secondo la forma possono essere utilizzati per i fasci muscolari del collo, della schiena, delle gambe, delle braccia, dell'addome, sui muscoletti del viso anche contro le rughe di espressione, delle mani, o della pianta dei piedi (pedana plantare).

Dott.ssa Marina Multineddu

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