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LA VITE ROSSA: BENESSERE PER LA CIRCOLAZIONE



Vite rossa
La Vite rossa, Vitis vinifera, conosciuta col nome di Vite comune, appartenente alla famiglia delle Vitaceae, è un arbusto rampicante con foglie lobate decidue, che alla fine del loro ciclo vitale perdono la normale colorazione verde, acquisendo una colorazione rossa tipica, prima di staccarsi e cadere: questa caratteristica ha dato il nome in particolare alle cultivars "Vite rossa", caratterizzate dal frutto a grappolo nero con polpa rossa.

Il frutto della Vite è una bacca chiamata acino, tipicamente riunito in grappoli, ben conosciuto da tutti: stiamo parlando infatti dell'Uva, il prodotto di una delle piante più note e utilizzate dall'uomo fin da tempi remotissimi, per produrre il vino che già lo stesso Ippocrate consigliava per curare molte malattie.

Oggi le moderne ricerche scientifiche hanno validato le proprietà attribuite dalla medicina popolare al frutto, ai semi e alle foglie della Vite rossa.
L'uva matura è lassativa, diuretica e rinfrescante, ma essendo questo frutto molto ricco di zuccheri, è sconsigliato ai diabetici.
Le foglie possiedono proprietà officinali, soprattutto per l'apparato cardiovascolare; esse infatti contengono alcuni derivati polifenolici, come proantocianidine, flavonoidi, glucosidi, che con la loro attività, definita vitaminica P, hanno un'azione tonica sulle pareti venose, e sono perciò indicati in tutte le forme di vene varicose, flebiti, emorroidi.

Moderne sperimentazioni cliniche controllate "in doppio cieco" (questo significa che sia gli sperimentatori che i pazienti soggetti a sperimentazione, ignorano la natura del prodotto oggetto della ricerca, non ne conoscono la concentrazione, che può essere anche nulla in alcuni pazienti di controllo, per evitare influenze sui risultati dovute a suggestione), hanno dimostrato l'efficacia dei composti fenolici in pazienti con disturbi vascolari periferici, come pesantezza, edemi, dolore agli arti inferiori, dei quali si è avuta una significativa diminuzione.
Si è registrata una riduzione anche del tempo necessario per effettuare il drenaggio venoso periferico, soprattutto in pazienti con insufficienza venosa cronica.

Vitis vinifera
Dai semi della Vite rossa e dalla buccia degli acini si estrae un fitocomplesso ricco di flavonoidi, antocianine, resveratrolo, acidi grassi polinsaturi, vitamine. Esso ha mostrato di possedere un'azione antiossidante ed endotelioprotettrice: protegge quindi le pareti più interne delle vene, riducendone la permeabilità e mantenendole più elastiche, azione utilissima nell'insufficienza veno-linfatica, nelle patologie cardiovascolari, e per quei disturbi che implicano problemi circolatori agli occhi, in particolare a livello della rètina.

I principi attivi contenuti nella Vite rossa sono quindi un valido supporto in caso di fragilità capillare, edemi agli arti inferiori con pesantezza e prurito, emorroidi, couperose, cellulite, e costituiscono soprattutto un'efficace prevenzione dei disturbi circolatori che interessano l'apparato vascolare in genere.

Vorrei soffermarmi in particolare sul contenuto in resveratrolo nella buccia degli acini dell'uva, della cultivar Vite rossa: questa sostanza antiossidante, che combatte gli effetti dannosi dei radicali liberi, con la vinificazione si trasferisce nel vino, perciò è stato ipotizzato che il consumo di vino rosso possa portare un reale beneficio all'apparato cardiovascolare.

In realtà questo è ancora da dimostrare: dagli esperimenti in vitro sembra che le dosi necessarie ad esplicare benefici evidenti siano in realtà molto elevate, per cui si dovrebbero consumare grandi quantità di vino rosso ogni giorno per raggiungere concentrazioni sufficienti di resveratrolo, il che non è assolutamente consigliabile, vista la tossicità dell'alcool per il fegato.

Personalmente ritengo che un consumo moderato, ma costante, di vino rosso ai pasti (non più di due bicchieri al giorno), se gradito, possa nel lungo periodo essere salutare, come ci insegnano i grandi vecchi ultracentenari che vivono in Sardegna, e che sono oggetto di studi a livello mondiale per la loro longevità. Agli intervistatori che indagavano per cercare di capire il loro segreto per una lunga vita, tutti rispondevano che si doveva mangiare di tutto, ma poco, lavorare sempre tanto, e bere un buon bicchiere di vino rosso durante i pasti.
Se ne vogliamo trarre una morale quindi, un bicchiere di vino rosso ai pasti va bene, ma insieme ad uno stile di vita salutare, con una dieta parca, e senza trascurare un'attività fisica costante.

Dott.ssa Marina Multineddu

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