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LA LAVANDA: USI E PROPRIETÀ SALUTISTICHE, COSMETICHE, AROMATERAPICHE



Lavanda
Quando si parla di Lavanda, soprattutto ai più grandi viene subito in mente il profumo delle lenzuola della nonna che ti accoglieva entrando nel letto, e l'armadio della biancheria o la cassapanca cosparsi di numerosi sacchetti profumati colmi di piccoli fiori blu-violetto, che emanavano il loro caratteristico e inconfondibile profumo di pulito, che contribuiva anche a mantenere lontane le tarme.
Ai tempi della nonna era tassativo usare questo accorgimento per mantenere la biancheria sempre profumata, che rammentava l'inconfondibile boccetta di profumo, allora molto in voga, con l'immagine della contadinella carica della sua sporta di spighe di Lavanda. Ma già in epoca Elisabettiana (Elisabetta I alla fine del 1500) le donne usavano portare sulla persona sacchetti contenenti fiori essiccati di Lavanda, per profumare il corpo e gli abiti contro i cattivi odori (anche per la scarsa igiene del tempo).

Il nome Lavanda deriva dal latino lavandus (= che deve essere lavato) che ne rivela la stretta connessione con la pulizia: già anticamente le sue sommità fiorite erano utilizzate per aromatizzare e profumare l'acqua con cui ci si lavava, per profumare la biancheria e l'acqua del bagno, e nei bagni termali.
Oggi abbiamo molte più conoscenze su questa bella pianta, sui suoi deliziosi fiori profumati e sulle sue proprietà aromatiche, cosmetiche, aromaterapiche e soprattutto salutistiche per il benessere del sistema nervoso e per l'apparato gastrointestinale.
Esaminiamo la pianta dal punto di vista botanico, e analizziamone le numerose utili proprietà officinali.

La Lavanda è ascritta al genere Lavandula, che annovera diverse specie e varietà diffuse nel bacino del Mediterraneo, nell'africa del Nord e in Asia, dalla penisola Arabica fino all'India, in un habitat subtropicale, ma le specie più conosciute e utilizzate per l'uso officinale sono la Lavandula angustifolia, (o Lavandula officinalis), la Lavandula spica, la Lavandula latifolia.
Il genere Lavandula annovera numerose varietà con proprietà simili fra loro; sono piante rustiche, che resistono anche in climi aridi e terreni poveri e sassosi, necessitano di innaffiature moderate, non temono il freddo o il caldo, crescono bene in tutta Italia, incluse le isole, in particolare sul versante tirrenico ad altitudini fino ai 1500-1800 metri.
La Lavanda è coltivata anche industrialmente per ricavarne l'olio essenziale, in vasti appezzamenti molto belli e caratteristici: tipiche sono le coltivazioni a perdita d'occhio della Provenza, in Francia, dove danno origine a panorami di rara bellezza dal colore straordinario, che ricordano i quadri impressionisti, accompagnati dall'intenso profumo che si diffonde ovunque all'intorno e permea ogni cosa.

Coltivazione di Lavanda
Analizzeremo in particolare la Lavandula angustifolia, che nel seguito chiameremo solo Lavanda, conosciuta in italiano con i nomi di Lavanda vera, Lavanda a foglie strette, Spigo, Fior di Spigo. La Lavandula angustifolia, o Lavandula officinalis, è la specie che fornisce l'essenza più pregiata per uso officinale.
Appartiene alla famiglia delle Lamiaceae, dette un tempo Labiatae, famiglia che annovera molte piante contenenti sostanze aromatiche e oli essenziali, come il Rosmarino, la Salvia, il Timo, la Melissa, la Menta, piante che sono spesso perciò utilizzate in profumeria, cosmetica, aromaterapia, farmaceutica, e come aromatizzanti in cucina e per confezionare vini e liquori. La caratteristica comune che rende tutte le Lamiaceae facilmente distinguibili è la sezione quadrangolare del fusto e dei rami.
La Lavanda è un arbusto sempreverde con una base legnosa da cui si dipartono numerosi fusti eretti alti fino a un metro, molto ramificati fin dalla base, terminanti con steli erbacei di colore grigioverde, pubescenti (ricoperti di fine peluria), come le piccole foglioline persistenti, opposte, sessili (prive di picciolo), di forma acuta col bordo leggermente arrotolato (revoluto). Ciascuna ramificazione produce sulla cima una infiorescenza a spiga, da cui il nome comune di Spigo delle sue profumate cime fiorite, formata da numerosi piccoli fiori tubolari colore blu-violetto intensamente profumati per la presenza di sostanze aromatiche e olio essenziale.

Le proprietà officinali sono racchiuse nelle sommità fiorite, che contengono tannini, resine, un principio amaro, un olio essenziale dalla composizione complessa con oltre 100 componenti, fra cui derivati terpenici, linalolo, acetato di linalile, questi ultimi in percentuale molto elevata e significativa, ai quali sono ascritte le sue principali proprietà salutistiche; contengono inoltre geraniolo, borneolo, cineolo, canfora, saponosidi, lavandulolo, terpineolo, flavonoidi, tannini, acido rosmarinico.

Lavandula angustifolia
L'olio essenziale si estrae dalle sommità fiorite per distillazione in corrente di vapore; è un liquido incolore, o giallo chiaro, o anche verdastro, dalla nota profumazione caratteristica, e di sapore amaro. L'olio essenziale ricavato dalla Lavanda angustifolia è il più pregiato e delicato, dalla composizione complessa, contiene una bassissima percentuale di chetoni, sostanze potenzialmente pericolose, mentre è significativa la presenza di alcoli ed esteri che le conferiscono il potere rilassante e equilibrante.

Per uso interno, l'olio essenziale di Lavanda, esclusivamente puro al 100% e certificato per uso alimentare, si utilizza sempre opportunamente diluito, in una zolletta di zucchero, o in un cucchiaino di miele, oppure con poca acqua, o miscelato anche con un cucchiaino di olio di Mandorle dolci per uso alimentare. Come tutti gli oli essenziali, infatti, anche quello di Lavanda non deve essere ingerito puro, perché per la sua altissima concentrazione potrebbe irritare le mucose orali e gastro-esofagee.

Particolarmente indicata per disturbi inerenti il sistema nervoso centrale, la Lavanda e in particolare l'olio essenziale favorisce il rilassamento, sostiene il fisiologico tono dell'umore, contrasta lo stress eccessivo, gli stati di agitazione e nervosismo con effetti tranquillizzanti e riequilibranti benefici per favorire la calma e la concentrazione; inoltre esplica un'azione sedativa che favorisce il sonno, sia assunto per uso interno sistemico, che sprigionato nell'ambiente mediante i diffusori di essenze.

A livello dell'apparato gastrointestinale la Lavanda svolge un'attività digestiva, carminativa, antispastica e regolatrice della motilità intestinale, proprietà utili in caso di disturbi gastrointestinali, come dispepsia, flatulenza, spasmi e coliche intestinali.
Oltre che l'olio essenziale, può essere utilizzato anche l'infuso dei fiori, per preparare una bevanda dalle proprietà rilassanti, sedative del sistema nervoso centrale, utili in caso di stress, insonnia, per favorire il tono dell'umore, e inoltre come digestivo per regolare la motilità gastrointestinale, favorire la fisiologica eliminazione dei gas in presenza di aerofagia, meteorismo, gonfiore.

L'azione sedativa e rilassante si manifesta anche se l'olio essenziale di Lavanda è utilizzato come aromaterapico, mediante l'inalazione, o spruzzato sul cuscino e intorno al letto per calmare agitazione e insonnia, svolgendo anche un effetto balsamico benefico sulle vie respiratorie, specie se colpite da raffreddore, tosse, stati influenzali, eventualmente abbinato ad altri oli essenziali balsamici ed espettoranti come Eucalipto, Timo, ecc.

Olio essenziale di Lavanda
L'aromaterapia, la cui origine è attribuita a René-Maurice Gattefossé che è considerato uno dei padri fondatori, è la tecnica che utilizza prevalentemente la percezione olfattiva per veicolare i principi attivi, con un effetto che si riverbera su tutto l'organismo producendo uno stato di benessere psicofisico, che coinvolge corpo e mente (azione olistica, dal greco olos= tutto, intero).
L'effetto aromaterapico si ottiene anche mediante l'uso locale con l'applicazione sulla cute che ne trarrà benefici diretti, e sfrutta l'evaporazione favorita dal calore della pelle per indurre l'inalazione dei principi attivi così sprigionati, e inoltre mediante l'assunzione orale dell'olio essenziale, che coinvolge insieme al gusto e all'azione diretta sistemica, anche l'effetto inalatorio attraverso le vie nasali e retronasali. L'olio essenziale di Lavanda è particolarmente indicato per l'uso aromaterapico salutistico per gli effetti calmanti e rasserenanti, ed è indicato anche per l'uso cosmetico per la sua azione riequilibrante che esercita sulla pelle.

Per uso esterno, l'olio essenziale di Lavanda possiede un'attività antibatterica e antimicotica, antisettica, cicatrizzante, antinfiammatoria, antipruriginosa; è particolarmente attivo contro la Malassezia furfur, che causa la forfora del cuoio capelluto, per cui è spesso utilizzato nei prodotti specifici dermoattivi e purificanti, come shampoo e lozioni antiforfora e per i capelli grassi, o miscelandone alcune gocce all'abituale shampoo, e balsami, per migliorare la salute di cute e capelli, mantenerli belli e puliti più a lungo.
L'olio essenziale di Lavanda è utilizzato inoltre per contrastare lesioni della pelle, piaghe, eritemi, geloni, piccole scottature, punture d'insetto, irritazioni cutanee in genere, anche emulsionato con un piccola quantità di gel d'Aloe, o alterazioni dermatologiche come pelle grassa o acne.
Utilizzato per massaggi, mediante un olio vettore neutro come l'olio di Mandorle, esercita un'azione positiva su tensioni e strappi muscolari, reumatismi.

Fiori di Lavanda
L'olio essenziale di Lavanda è utilizzato in profumeria per confezionare acque profumate, acque di colonia, e in miscela con altre essenze per creare profumi e fragranze originali. È presente nella formulazione di molti cosmetici salutistici come creme dermoattive per le mani e il corpo, creme e pomate lenitive per disagi cutanei, lesioni della pelle, dermatiti, geloni, eritemi, e nella composizione di latti detergenti, struccanti, bagnoschiuma, mousse da bagno, sali da bagno, oli dopobagno e da massaggio per il corpo e per piedi e gambe stanchi e doloranti, e ancora di saponi vegetali, igienizzanti per le mani.

L'olio essenziale di Lavanda è utilizzato anche nei repellenti contro gli insetti, in associazione ad altri oli essenziali quali Citronella, Geranio ecc.
La sua fragranza è utilizzata per la realizzazione di sacchetti profuma-biancheria e antitarme, incensi, candele profumate, e inoltre per profumare in modo naturale detersivi ecocompatibili.

Anche l'acqua floreale di Lavanda (idrolato), ottenuta per distillazione della pianta, è utilizzata in cosmetica per la sua elevata tollerabilità cutanea, come tonico detergente con proprietà riequilibranti e purificanti per pelli normali o miste, calmante dei brufoli infiammati. Aiuta a tonificare, rinfrescare, idratare intensamente e profumare la pelle, contrastare i segni del tempo come rughe e macchie scure e, per le sue proprietà lenitive, è indicata per le pelli particolarmente sensibili e reattive soggette a scompensi causati da condizioni ambientali avverse come vento, freddo, sole, umidità, inquinamento.

I fiori di Lavanda e l'olio essenziale puro rappresentano inoltre un originale aromatizzante per preparazioni culinarie, per aromatizzare il pane, come i caratteristici filoni alle erbe di Provenza, per insaporire carni bianche, pesce, frutta, dolci, miele, creme pasticcere, cheesecake, gelati, marmellate, biscotti, plumcake, torte, ma anche risotti e alimenti dal gusto dolce come la zucca e le Patate dolci. L'olio essenziale deve essere utilizzato a dosi piccolissime, 1-2-3 gocce secondo la quantità degli ingredienti, dato il suo aroma molto intenso, per ottenere appena un lieve sentore aromatico senza sovrastare il sapore della ricetta.

Dott.ssa Marina Multineddu

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