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I PRODOTTI DELL'ALVEARE: MIELE, PAPPA REALE, PROPOLI, POLLINE

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IL MIELE



Miele
Conosciuto fin da epoche remote, il Miele è stato sempre considerato un prezioso alimento, oggetto di commerci e addirittura di venerazione. I Babilonesi lo ritenevano un prodotto prodigioso per la cura di alcune malattie, mentre gli Arabi lo hanno cantato con versi e canzoni, come simbolo di salute fisica e spirituale.

Il Miele è il prodotto più abbondante dell'alveare: le api lo producono in grande quantità, specie se trovano una stagione favorevole e pascolo copioso, pascolo che è costituito dai fiori che esse trovano nelle zone circostanti l'alveare (in genere non si allontanano per più di 3 km da esso).

Il miele è una sostanza zuccherina, di consistenza vischiosa, di colore variabile dal biondo chiaro all'ambrato, al marrone più o meno scuro, a seconda dei fiori da cui proviene; esso viene prodotto a partire dal nettare dei fiori, rielaborato e rigurgitato nelle cellette del favo, dove viene immagazzinato. Il Miele è composto in gran parte da zuccheri semplici prontamente assimilabili, cioè glucosio e fruttosio; esso contiene inoltre sostanze preziose per la salute: oltre a una certa percentuale di acqua, che non deve superare il 18%, troviamo acidi organici che gli conferiscono l'aroma e il sapore, vitamine del gruppo B, vitamine K e C, sali minerali, oligoelementi ed enzimi. Questi ultimi rappresentano un indice di qualità, perchè sono più scarsi nel Miele vecchio o pastorizzato.

Affinchè conservi inalterate le sue preziose caratteristiche biologiche, il Miele deve essere estratto dai favi "a freddo", per semplice centrifugazione e senza alcun trattamento termico (oltre i 45 gradi infatti inizia a denaturarsi); va quindi filtrato e lasciato decantare in appositi recipienti, quindi introdotto in vasi di vetro dove, dopo un certo tempo, inizia a cristallizzare. Possiamo dire quindi che un Miele cristallizzato è sicuramente più genuino, e allora sarà denso e pastoso (eccetto il Miele di Acacia, che è semiliquido) e non avrà subito trattamenti di raffinazione o pastorizzazione che ne comprometterebbero grandemente le proprietà salutari.

I Mieli migliori come qualità sono senz'altro quelli Italiani, certificati in etichetta, per distinguerli da quelli di importazione, senza dubbio di qualità inferiore. Esistono Mieli dolci e non dolci, detti anche amari; in questi ultimi le attenzioni devono essere ancora maggiori, perchè il loro minor contenuto di maltosio e glucosio li espone a maggior rischio di denaturare gli enzimi e le "inibine" (sostanze dall'alto potere antibiotico), che vengono completamente distrutti in un normale processo di pastorizzazione a 65 gradi. Il "Miele Amaro" per eccellenza è il miele di corbezzolo, prodotto quasi esclusivamente in Sardegna, da sempre utilizzato dai Sardi come coadiuvante per chi soffre di asma, è anche antidiarroico e depurativo. Il Miele amaro di corbezzolo può avere diverse gradazioni di colore dal quasi bianco, come i fiori da cui proviene, al beige più o meno intenso; ha un profumo penetrante, molto aromatico, che ricorda la natura selvaggia delle colline sarde, e un gusto amarognolo molto particolare, che stupisce per la sua intensità, tanto che fu decantato da Gabriele D'annunzio. Altri Mieli amarognoli (ma mai amari come quello di corbezzolo) sono quello di castagno, di erica e di Tarassaco. I Mieli dolci possono esserlo in grado maggiore o minore e possono essere ad esempio di acacia, di agrumi, di Eucalipto, etc. e tutti acquisiscono le proprietà salutari della pianta da cui derivano.

Altro particolare Miele è il Miele di Manuka, originario della Nuova Zelanda e dell'Australia, derivante dai fiori di Manuka, pianta della famiglia delle Mirtacee. Provenendo da un ambiente incontaminato, è particolarmente puro e ricco di sostanze naturali, risulta denso e molto gustoso. Da secoli i Maori utilizzano il miele e gli olii estratti dai fiori della Manuka per le sue benefiche proprietà. Il Miele di Manuka supporta il sistema immunitario ed ha una elevata capacità antibatterica naturale, grazie al suo alto contenuto di principio attivo, il metilgliossale (MGO). Studi recenti hanno messo in evidenza che l'MGO è alla base dell'attività antibiotica naturale del Miele di Manuka, apportando al nostro organismo numerosi benefici: grazie alle proprietà immunomodulanti, antibatteriche, disinfettanti, germicide, il Miele di Manuka è utile nel contrastare le classiche infezioni a carico dell'apparato respiratorio, raffreddore, mal di gola, tosse, influenza, ed è un validissimo antiossidante naturale. E' impiegato anche per uso locale: le sue proprietà antisettiche e cicatrizzanti creano un ambiente di guarigione che permette alle nuove cellule della pelle di crescere a filo della ferita, prevenendo deformità della pelle e cicatrici.

LA PAPPA REALE



Pappa Reale
La Pappa Reale è una sostanza secreta dalle ghiandole sopracerebrali delle giovani api operaie, dette api nutrici, che possiedono queste ghiandole molto sviluppate; esse però si atrofizzano quando le api diventano semplici bottinatrici; durante questo periodo le api nutrici subiscono una supernutrizione di polline che è dunque la materia prima dalla quale le api ricavano la Pappa Reale: essa è di colore bianco giallino, di consistenza cremosa ma abbastanza fluida, con un sapore asprigno caratteristico e costituisce l'unico alimento dell'ape regina per tutta la sua esistenza, ciò che le consente di vivere molto più a lungo (oltre 5 anni) di tutte le altre api (che vivono massimo 90 giorni) presenti nell'alveare, che vengono invece nutrite con Pappa Reale solo nei primi tre giorni di vita e in seguito con una miscela di polline e miele; la regina, oltre a vivere molto più a lungo, è capace di produrre fino a 10.000 uova per covata: questo dimostra l'enorme differenza di capacità e potenzialità, che l'ape regina acquisisce solo in forza della sua nutrizione, a base esclusivamente di Pappa Reale; infatti la larva che è destinata a diventare regina, se viene alimentata come tutte le altre api, non sviluppa le potenzialità esclusive della regina.

La Pappa Reale è considerata uno dei più completi alimenti naturali, essendo ricca di proteine, lipidi, zuccheri, oligoelementi, vitamine del gruppo B, in particolare acido pantotenico (vit. B5), e numerosi altri componenti, genericamente definiti "componenti minori", presenti in piccole quantità, ma in realtà molto importanti per l'azione globale di questo complesso prodotto dell'alveare, cioè oligoelementi, enzimi, sostanze ad azione ormonale, etc. Le proteine della Pappa Reale sono considerate ad altissimo valore biologico, con una presenza significativa di aminoacidi essenziali.

La Pappa Reale può essere consumata fresca, purchè correttamente conservata in frigorifero, o liofilizzata; la liofilizzazione permette la sua conservazione a temperatura ambiente anche per lunghi periodi.

Proprietà ed usi
La Pappa Reale è forse il più "delicato" tonico-ricostituente fra i tonici naturali; infatti è adatta per bambini gracili, di salute cagionevole e con disturbi dell'appetito, anche se molto piccoli; per anziani, soggetti fortemente debilitati, donne in gravidanza e allattamento, ma anche per gli sportivi e gli studenti. È capace di aumentare la vitalità dell'organismo e lo stato di benessere psicofisico, è un ottimo ricostituente negli esaurimenti nervosi, facilita l'apprendimento, aiuta la memoria, regolarizza l'appetito e il tono dell'umore. L'attività tonica della Pappa Reale è legata soprattutto alla presenza dei cosiddetti 'componenti minori" e dei micronutrienti, quali le vitamine del gruppo B, particolarmente l'acido pantotenico, e la taurina, aminoacido che sembrerebbe migliorare l'utilizzazione delle proteine e dei lipidi alimentari. La Pappa Reale è dotata anche di attività antibatterica verso diversi microorganismi; inoltre ha mostrato di esercitare un'attività immunomodulante e di favorire la produzione di anticorpi, nonchè di svolgere attività antiinfiammatoria; in particolare favorirebbe la guarigione di ferite a lenta cicatrizzazione e l'ulcera duodenale.

LA PROPOLI



Propoli
La Propoli è una sostanza cerosa e resinosa di colore variabile dal giallo-bruno al marrone scuro, a volte quasi nera, di consistenza dura e pastosa a temperatura ambiente, diviene più malleabile con l'aumento di temperatura, fino a diventare vischiosa e a fondere intorno ai 65-70 gradi. Essa viene prodotta da alcune api bottinatrici che prelevano le secrezioni resinose che ricoprono le gemme di alcuni alberi (soprattutto Pioppo, Quercia, Ontano, Abete, Olmo, Ippocastano, Pino, Betulla), cui vengono aggiunte, una volta all'interno dell'alveare, le secrezioni salivari ed enzimatiche di altre api operaie.

Il termine "Propolis" deriverebbe dal greco antico "pro" (=in difesa) e "polis" (=città) e fa riferimento al fatto che anche i più antichi apicoltori avevano notato che le api utilizzano questa sorta di "cemento" per chiudere le fessure dell'arnia, per rendere più levigate le pareti all'interno dell'alveare (la loro città), per costruire sbarramenti contro il freddo e per difenderlo dagli attacchi di eventuali piccoli predatori, dai parassiti esterni, ma anche da animali più grossi come lucertole o topolini; insomma questa sostanza aveva la funzione di proteggere e chiudere l'alveare. Alcuni studiosi propendono invece per la derivazione latina, da "pro" (=a favore di) e dal verbo "polire" (=pulire), per rimarcare la funzione antisettica e igienizzante della propoli; la propoli viene infatti utilizzata dalle api, per la sua azione antibatterica, per rivestire le pareti interne delle cellette e della cella dell'ape regina, prima che essa deponga le uova, come una sorta di verniciatura disinfettante; inoltre per isolare e "imbalsamare" corpi estranei di varia natura ed animali morti all'interno dell'alveare e non trasportabili all'esterno, allo scopo di impedire l'insorgere di processi putrefattivi.

La composizione della propoli è assai complessa, annoverando fra i componenti numerose sostanze, di cui le più caratteristiche appartengono alla classe dei flavonoidi, in particolare galangina e pinocembrina.

Proprietà:
Tutti i flavonoidi della Propoli sono dotati di spiccato potere antimicrobico, antimicotico, disinfettante, antiinfiammatorio, cicatrizzante, anestetizzante, antivirale, riepitelizzante e stimolante delle capacità immunologiche dell'organismo. L'azione sui batteri è batteriostatica e battericida; essa è considerata infatti un antibiotico naturale, senza avere le controindicazioni e gli effetti collaterali sfavorevoli degli antibiotici classici; infatti non danneggia neppure la flora batterica intestinale.

Indicazioni ed usi:
La Propoli è utilizzata principalmente per combattere le infezioni dell'apparato respiratorio,sia nell'adulto che nel bambino, come raffreddore, influenza, tonsilliti, faringiti, riniti, laringiti, sinusiti, otiti.
Essa è utile anche per l'igiene della bocca, alito cattivo, gengiviti e infiammazioni della bocca in genere. Viene utilizzata altresì per infezioni genito-urinarie, per manifestazioni cutanee come herpes, acne, eczemi, micosi del cuoio capelluto, forfora secca, pelle screpolata e arrossata, ustioni cutanee, cicatrizzazioni lente e difficili.

La propoli è disponibile in varie forme: soluzione idroalcolica, soluzione glicolica, capsule, collutorio, sciroppi, soluzione acquosa, spray orale, spray nasale, compresse effervescenti, unguento, da sola o associata ad altri componenti, che ne potenziano e completano l'azione e ne mascherano il sapore. Tutte queste forme servono a far sì che si abbia un'ampia versatilità d'uso, così che si possa adeguare il trattamento al caso specifico ma anche alla personale preferenza.

Avvertenze:
Come per tutti i prodotti, naturali e non, anche la propoli può provocare, seppure molto raramente, allergie che si manifestano generalmente con reazioni cutanee, specie in persone già sensibilizzate al veleno d'api. Se ciò si dovesse verificare si deve sospendere il trattamento.

IL POLLINE



Polline
Il Polline è una sostanza che viene raccolta dalle api bottinatrici sui fiori che esse visitano, operando una scelta che è da ricondurre al maggiore o minore valore nutritivo-biologico che ciascun Polline possiede. Esso è formato da una miriade di corpuscoli microscopici che sono contenuti nelle antere dei fiori, e ne costituiscono l'elemento fecondante maschile.

Il Polline è particolarmente ricco di principi nutritivi e costituisce la materia prima per la produzione di Pappa Reale da parte delle api nutrici; esso viene raccolto dalle api che lo trasportano e lo immagazzinano nell'alveare, senza operare su di esso alcuna elaborazione e trasformazione. Il Polline si presenta appallottolato e di vari colori che vanno dal giallo, al giallo-arancio, al blu, al violetto, a seconda del fiore dal quale viene prelevato; le api lo raccolgono appallottolandolo nelle cestelle delle zampe posteriori: queste sono una sorta di contenitore formato da membrane elastiche che hanno la funzione specifica di trasporto per il Polline, che nel fiore si presenta sotto forma di minuscoli granelli slegati, che vengono riuniti dall'ape nelle cestelle appunto, da dove gli apicoltori lo prelevano mettendo all'ingresso dell'alveare un dispositivo a griglie nelle quali, al loro passaggio, le api perdono il carico.

Il Polline, che rappresenta la parte fecondante del fiore, contiene tutte le sostanze utili alla vita, riunite in un volume piccolissimo, essendo il Polline un concentrato di vita. Qualitativamente esso contiene una grande quantità di proteine, metà delle quali è già disponibile sotto forma di aminoacidi; glucidi (zuccheri) in grande quantità, lipidi (grassi) in piccola quantità; una grande varietà di sostanze minerali e di oligoelementi, che hanno un ruolo importantissimo e spesso fondamentale nel metabolismo cellulare; è presente anche un gran numero di vitamine, nonchè di enzimi che esplicano un'azione catalizzatrice in numerosissimi processi biochimici. Troviamo inoltre nel Polline la rutina, utile per aumentare la resistenza dei capillari, sostanze antibiotiche, numerosi pigmenti coloranti e infine una piccola percentuale di sostanze ancora non ben identificate, sicuramente di grande importanza.

Proprietà ed usi:
Il Polline è un ottimo ricostituente generale per l'organismo; esso è indicato sia per bambini che per anziani, per magrezza eccessiva, per lo sport, per stati di deperimento fisico e mentale, specie se associato alla Pappa Reale, per astenia e convalescenza. Esso ha mostrato di possedere inoltre un effetto benefico nel trattamento dell'ulcera duodenale e nell'ipertrofia prostatica.

Dott.ssa Marina Multineddu

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