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LE PROPRIETÀ DEPURATIVE E DETOSSINANTI DELLA ZEOLITE



Zeolite in forma cristallina
Zeolite in una delle sue forme cristalline
Col termine Zeolite ci si riferisce ad una serie di sostanze minerali, naturali o sintetiche, dotate di una struttura cristallina che presenta una microporosità caratteristica con canali aperti e interconnessi, che conferisce alle Zeoliti particolari proprietà. Esistono più di 100 tipi differenti di Zeoliti, che possono presentare diversa struttura e possono essere distinte in tre tipi diversi: Zeoliti a struttura fibrosa, lamellare e cristallina sferica.
Il termine Zeolite deriva dal greco zèo = bollo e lìthos = pietra, cioè "pietra che bolle" per la sua particolare caratteristica di emettere vapore acqueo se riscaldata. Ciò è dovuto al fatto che la microporosità del minerale è satura di acqua, che col calore evapora, determinando una disidratazione reversibile. Questo nome è stato coniato dal chimico mineralogista svedese Axel Fredrik Cronstendt, che a metà del 1700 notò per primo questo fenomeno. In realtà la naturale caratteristica della Zeolite è quella di emettere calore se viene bagnata: quando si asciuga e la si bagna nuovamente emette nuovamente calore, anche fino a 80°.

La storia dell'utilizzo della Zeolite risale a circa 30 anni fa, quando l'imprenditore austriaco Jacob Hrschan incoraggia i primi studi sulla Zeolite Clinoptilolite, studi che ebbero il primo impulso in campo veterinario, in cui ci si rese conto della singolare capacità di captazione dello ione ammonio nel tratto gastrointestinale animale. Dal campo veterinario seguirono studi di ricerca tossicologica anche in campo umano, da parte del medico e professore di biologia molecolare Kresimir Pavelic, per verificare l'innocuità dell'assunzione anche prolungata di Zeolite Clinoptilolite. Seguirono quindi numerosi studi che coinvolsero differenti discipline scientifiche, quali chimica, fisica, biotecnologia, clinica medica.

Formazione della zeolite
Formazione della zeolite
In questo contesto intendiamo approfondire l'analisi di tale particolare Zeolite naturale di origine vulcanica, la Clinoptilolite appunto, che trae origine dalle lunghe trasformazioni che la lava vulcanica rovente subisce dall'incontro con l'acqua di mare: dallo shock termico a cui la lava è sottoposta si origina un minerale dotato di una fine microporosità che la rende adatta ad assorbire varie sostanze, nella fattispecie potenzialmente nocive per l'essere umano, come metalli pesanti, tossine, pesticidi, proprio come una sorta di setaccio molecolare a maglie molto fini capace di intrappolare le sostanze nocive con una elevata selettività, impedendo loro di fermarsi nell'organismo e intossicarlo. Le proprietà assorbenti della Zeolite Clinoptilolite sono superiori a quelle del carbone attivo e della silice.

La Clinoptilolite presenta una struttura cristallina lamellare, regolare e microporosa, costituita da migliaia di micro-canali, dotati di notevoli quantità di volumi interni con diverse dimensioni, capaci di catturare rilevanti quantità di metalli pesanti e tossine.
Per questa sua caratteristica si è rivelata la più adatta per gli usi medicinali e salutistici, sia per l'uomo che per uso veterinario: essa è utilizzata a scopi depurativi, purificanti e disintossicanti in numerosi prodotti naturali, in forma di polvere, capsule, o compresse.
In particolare la Zeolite Clinoptilolite è resa ancora più attiva mediante un particolare metodo di micronizzazione, chiamato tribomeccanico, un procedimento fisico che impedisce al minerale di inquinarsi con particelle metalliche derivanti dai micronizzatori in acciaio, detti "mulini", mediante un sistema di flussi di aria che trasmettono alle particelle auto-collisioni, fino a 3/4000 collisioni al secondo alla temperatura di 400°, eliminando così l'impatto del minerale sulle superfici metalliche.
La micronizzazione tribomeccanica, oltre ad incrementare il numero di particelle, ne aumenta anche la superficie, rendendola perciò più attiva: tale procedimento produce un notevole aumento della carica negativa di superficie di ogni singola particella e ne incrementa l'estensione di scambio cationico, tanto che da un'area di 3 metri quadrati/grammo, si perviene fino a 1000 metri quadrati/grammo per la Zeolite Clinoptilolite attivata.

Strutture cristalline della zeolite
Strutture cristalline della zeolite e micro-canali
Tale caratteristica consente alla Zeolite Cliniptilolite attivata, assunta per via orale, di impregnarsi mediante un meccanismo fisico con le sostanze tossiche esogene potenzialmente dannose presenti nell'intestino, come metalli pesanti quali mercurio, piombo, cadmio, nichel, arsenico, cationi radioattivi, oppure tossine provenienti da fumo, alcool, polveri sottili da inquinamento ambientale, contrastandone l'assorbimento, e, poiché la Zeolite Clinoptilolite attivata non è digerita dall'organismo, viene espulsa assieme agli elementi nocivi di cui si è saturata, fra i quali possono trovarsi anche i fattori endogeni di scarto derivanti dal metabolismo cellulare, i fattori esterni provenienti dall'alimentazione e la respirazione, e ancora radicali liberi, micotossine, ioni ammonio, nitrosamine, pesticidi e contaminanti radioattivi, che in tal modo possono essere rimossi dall'organismo.

La capacità delle Zeoliti di assorbire radiazioni fu sfruttata a Hiroshima e Nagasaki, e successivamente a Chernobyl dopo l'esplosione della centrale nucleare, per cercare di bonificare i territori contaminati spargendone tonnellate su tutte le aree inquinate. Similmente si fece nel mare davanti a Fukushima, per assorbire il materiale nucleare sfuggito dalla centrale dopo il disastro causato dal terremoto e successivo tsunami.
Le Zeoliti, sia naturali che di sintesi, sono materiali così versatili che possono essere utilizzati per filtrare e depurare l'acqua, ad esempio nelle piscine o negli acquari, nell'industria come catalizzatori, in edilizia per conferire durezza al cartongesso, in agricoltura per mantenere più a lungo l'umidità del terreno nei periodi caldi o in caso di siccità, nella zootecnia per il trattamento delle biomasse e dei reflui, per eliminare l'inquinamento dei terreni, nei desalinizzatori delle acque di mare, in aggiunta ai detergenti e detersivi per lavatrici o lavastoviglie per contrastare le acque dure e come deodorante.

La dimostrata attività depurativa e chelante della Zeolite Clinoptilolite attivata è dovuta allo scambio cationico, meccanismo mediante il quale la Zeolite inter-scambia nell'ambiente intestinale ioni positivi con tossine come lo ione ammonio, i metalli pesanti e i radicali liberi, prelevando, con un assorbimento selettivo a livello intestinale, le sostanze dannose che intossicano l'organismo, intrappolandole nella sua struttura microporosa, rafforzando in tal modo anche la barriera intestinale, che sappiamo svolgere un ruolo fondamentale nella difesa immunitaria.

Zeolite Clinoptilolite
Zeolite Clinoptilolite
La proprietà depurativa e disintossicante rappresenta la più importante caratteristica della Zeolite Clinoptilolite attivata, ma in più essa possiede un notevole potere antiossidante, che ostacola la formazione di radicali liberi, sia per uso interno che per uso topico, con una efficacia superiore fino a 10 volte rispetto alle vitamine A, C, E.
La produzione di radicali liberi è la risultante di reazioni chimiche fisiologiche che utilizzano l'ossigeno, come la respirazione cellulare e la produzione di energia, e in quantità moderata rappresenta un meccanismo fisiologico di difesa attuata dall'organismo; quando i radicali liberi sono prodotti in eccesso a causa di inquinamento, poveri sottili, sostanze inquinanti presenti nei cibi, fumo, stress, farmaci, malattie croniche, ecc., essi incrementano lo stress ossidativo e possono danneggiare le strutture cellulari e causare patologie, o aggravarle, e accelerare i processi di invecchiamento delle cellule. La forte attività antiossidante della Zeolite Clinoptilolite attivata rappresenta un notevole strumento per neutralizzare i radicali liberi in eccesso, favorendo la rigenerazione fisiologica di ogni cellula, e prevenendo i danni alle strutture biologiche.
La Zeolite Clinoptilolite attivata è un prodotto utile anche per gli sportivi, poiché contribuisce a eliminare i radicali liberi che l'attività fisica, specie se professionistica, fa produrre in quantità elevata, limitando la resa atletica poiché essi sono associati a una presenza considerevole di acido lattico a livello muscolare: la Zeolite si rivela un importante alleato per chi pratica sport e attività fisica, in quanto riducendo l'acido lattico si diminuiscono i tempi di recupero.
Essendo un alcalinizzante, la Zeolite contribuisce a ristabilire l'omeostasi, cioè l'equilibrio fisiologico acido-base dell'organismo, frena i fenomeni di acidosi connessi ai comuni processi infiammatori, e inoltre migliora la digestione e allevia gastriti e ulcere con le sue proprietà antiacide e cicatrizzanti.

Zeolite polverizzata
Zeolite polverizzata
La Zeolite agisce quindi sia come disintossicante e protettivo, allontanando gli elementi dannosi dal corpo senza essere a sua volta assorbita e non essendo perciò in alcun modo tossica, ma anche con un'azione di prevenzione, evitando l'assorbimento di sostanze potenzialmente nocive; inoltre, poiché l'azione assorbente è selettiva, sembra non interferire nel fisiologico processo di assorbimento dei nutrienti.
Durante il trattamento con la Zeolite Clinoptilolite attivata è opportuno assumere abbondanti quantità di acqua, per ovviare ad una eventuale stitichezza indotta dalla sua elevata capacità assorbente, e mantenere la fisiologica idratazione dell'organismo.

La Zeolite inoltre ha evidenziato di recente altre proprietà benefiche, utilizzata per uso esterno, con un'azione detossinante che libera l'epidermide dalle impurità, come ingrediente cosmetico antiage, o nei deodoranti, in quanto assorbe la traspirazione e gli odori sgradevoli, in presenza di iperidrosi (eccessiva sudorazione), per mani, piedi, ascelle, inguine; oppure come ingrediente di shampoo e balsami, maschere, prodotti solari; o ancora nell'ambito di problematiche cutanee quali acne, eczemi, dermatiti, psoriasi, prurito, infiammazioni cutanee, anche per la sua dimostrata attività antibatterica, che inibisce gli agenti patogeni come batteri e virus.
L'uso topico si effettua mediante applicazione della polvere sulle zone problematiche, tamponando la pelle con un batuffolo di cotone imbevuto di acqua con un lieve massaggio; oppure come maschera cosmetica purificante, come detergente per la pelle del viso, come scrub esfoliante, o in creme protettive e/o coprenti le imperfezioni cutanee.

Dott.ssa Marina Multineddu

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