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IGIENE ORALE, PROBLEMI DELLA BOCCA E PREVENZIONE DELL'ALITOSI, CON L'AUSILIO DEI PRODOTTI NATURALI

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Problemi della bocca e igiene orale
La bocca, o cavo orale, è la prima parte dell'apparato digerente, in cui sono situati i denti, un prezioso strumento indispensabile per mantenere una corretta e completa alimentazione, e una conseguente fisiologica digestione. I latini dicevano infatti "prima digestio fit in ore", cioè "la prima digestione avviene nella bocca", per evidenziare che la digestione inizia proprio nella cavità orale, e da ciò si comprende immediatamente quanto sia importante l'efficienza e la salute di tutta la bocca, e dei denti in particolare, per cui è intuitivo che si deve fare il possibile per mantenerli in condizioni ottimali.

Preservare la perfetta salute della bocca e dei denti, a partire fin dall'infanzia, influenza la buona condizione generale di tutto l'organismo, in quanto conservare denti sani e robusti, e correttamente posizionati, è fondamentale per potere effettuare la masticazione di svariati alimenti, in modo da potersi nutrire adeguatamente. I denti sono implicati inoltre nell'emissione dei suoni: in presenza di malocclusioni, cioè di scorretto posizionamento rispettivo dei denti della mascella e della mandibola, per cui i denti dell'arcata superiore non combaciano correttamente con quelli dell'arcata inferiore, oltre che una imperfetta masticazione, può comportare ripercussioni a livello fonetico, con errata pronuncia di alcuni suoni, e talvolta anche danni estetici.
E' consigliabile perciò effettuare periodiche visite dal dentista fin dall'infanzia, anche per abituare il bambino al rapporto col dentista, in modo tale che da adulto non ne avrà timore (come avviene ancora oggi a molti adulti!); egli valuterà la presenza di eventuali alterazioni della bocca e prenderà gli opportuni provvedimenti.

La salute della bocca inizia sicuramente da una corretta igiene orale: sappiamo che la saliva costituisce una prima barriera contro i microbi, con il suo contenuto di anticorpi ed enzimi che riescono a contrastare variamente l'attacco dei batteri, ma essa non è in grado di difenderci al 100%, visto l'enorme numero di batteri che si possono annidare all'interno della bocca.
Soprattutto la notte, quando la produzione di saliva si riduce fisiologicamente e diminuisce la sua azione "lavante", se non si è provveduto ad effettuare una corretta igiene orale, possono aumentare le fermentazioni e la formazione della placca batterica, una pellicola invisibile costituita da batteri, che si forma costantemente sulla superficie dei denti e della lingua, anche durante il giorno. Come conseguenza, l'alito diventa sgradevole e aumenta la probabilità che si formino carie dentali, o che le gengive si infiammino.

Igiene orale
L'igiene orale deve iniziare a partire dalla prima infanzia, quando è possibile pulire delicatamente anche le gengive del bebè con una leggera frizione mediante un panno umido. Quando poi spunteranno i dentini, dovremo inculcare nella mente del bambino l'abitudine di prendersi cura dell'igiene dei denti e della bocca, insegnando prestissimo l'uso dello spazzolino, che deve essere morbido, e del dentifricio, sotto la nostra attenta sorveglianza e inizialmente col nostro aiuto, in modo da istruire i bimbi fin dall'inizio ad un corretto spazzolamento dei denti, che deve avvenire in senso verticale, e non orizzontale come molti, anche adulti, fanno, per consentire una detersione accurata di ogni parte della dentatura.

E' buona abitudine curare anche i denti "da latte", in modo da mantenerli a lungo fino alla loro fisiologica caduta, quando il dente definitivo, crescendo correttamente, spinge via il dentino destinato ad essere sostituito.
Se i denti da latte si cariano, e quelli dei bambini sono a maggior rischio di cariarsi anche per via degli alimenti dolci che essi prediligono, e cadono precocemente, si può andare incontro più facilmente a una crescita irregolare dei denti definitivi, che può portare a una maggiore difficoltà anche semplicemente nella corretta pulizia dei denti stessi, che formeranno più facilmente placca batterica e/o tartaro nei recessi creatisi con la crescita irregolare dei denti, con un aumento del rischio di formare carie, oltre a causare talvolta anche un'alterazione della simmetria del viso e della sua armonia, se l'irregolarità della dentatura è molto accentuata.

E' indispensabile lavare i denti, con spazzolino manuale o anche elettrico, almeno due volte al giorno, ma preferibilmente tre, o comunque dopo ogni pasto e prima di coricarsi, poiché i residui alimentari, fermentando nella bocca, producono sostanze acide che attaccano lo smalto dei denti, che col tempo si deteriora e come conseguenza si può avere la formazione di carie e complicanze quali le gengiviti.
La pulizia dei denti, dopo l'uso dello spazzolino col dentifricio, e senza dimenticare la pulizia anche della lingua, dovrà essere perfezionata con l'utilizzo del filo interdentale, preferibilmente impregnato e addizionato con oli essenziali e estratti di piante officinali dall'azione antibatterica, come estratto di semi di Pompelmo (GSE), Mirra, Eucalipto, Xilitolo (estratto dalla corteccia di Betulla), che, oltre ad eliminare ogni anche minimo residuo di cibo e di placca batterica negli spazi interdentali, impossibili da raggiungere col solo spazzolino, eserciterà un'azione igienizzante protettiva e fortificante di denti e gengive. In presenza di protesi fisse come capsule o ponti, è consigliabile anche l'uso dell'idropulsore, una doccetta a spruzzo che si effettua con acqua ed eventualmente con l'aggiunta di un po' di collutorio, per lavare a fondo anche gli interstizi più nascosti.
La lingua, come anticipato, deve essere spazzolata con lo spazzolino almeno al mattino, poiché la sua superficie scabra favorisce l'annidarsi della placca batterica: se laviamo i denti ma non la lingua, nella bocca resterà un grandissimo numero di batteri aderenti alla superficie della lingua stessa, che durante il trascorrere delle ore si moltiplicheranno diffondendosi in tutta la bocca, causando i danni che ormai conosciamo, cioè favorire la carie e l'infiammazione delle gengive, oltre a rendere sgradevole l'alito.
Un risciacquo finale col collutorio (che comunque da solo non sostituisce lo spazzolino) completerà un'adeguata igiene orale, che garantirà un alito fresco e gradevole.

Placca e tartaro
Placca e tartaro
Il tartaro è un deposito calcificato dovuto alla presenza nella saliva di calcio e fosfato, che si combinano con la placca batterica e cristallizzano formando sui denti incrostazioni scure, o anche biancastre o grigie, esteticamente sgradevoli e assai dannose per la salute dei denti, e impossibili da eliminare col solo spazzolino. Il tartaro deve essere asportato dal dentista o dall'igienista dentale, poiché favorisce la formazione della placca batterica e ne rende più difficoltosa la sua rimozione, con prevedibili maggiori problemi futuri.

Gli adulti vanno incontro molto facilmente a disturbi gengivali a causa della placca batterica, se l'igiene orale non è frequente e accurata; infatti, i batteri, sostenuti dai residui alimentari, producono nella bocca sostanze acide che attaccano lo smalto dei denti, e come conseguenza si può avere sia la formazione di carie, sia l'insorgere della gengivite, ossia l'infiammazione delle gengive, che, se trascurata, può portare alla periodontite (dal greco perì = intorno e odòntos = dente), un danno solitamente irreversibile dei tessuti che sostengono i denti, inclusa la struttura ossea.
Un tempo definita "piorrea" dal greco pyon = pus e reo = scorrere, identifica un processo infiammatorio che può essere causato da scarsa igiene dentale, e che col tempo e se trascurata, può causare il distacco della gengiva dal dente, con formazione delle cosiddette tasche parodontali, retrazione della stessa gengiva e apparente allungamento del dente, che in realtà resta più scoperto alla base. Questa patologia può portare col tempo a determinare la caduta dei denti.

Un altro disturbo che può colpire la bocca sono le afte, definite anche stomatiti o ulcere orali, piccole piaghe rotondeggianti dotate di un alone chiaro, piuttosto dolorose, che si possono formare sulla mucosa della bocca, delle guance, delle labbra, o anche della gola o della lingua.
Non se ne conosce esattamente la causa, ma sembra che i fattori che possono influire sulla loro insorgenza siano molteplici, come un trauma ripetuto come ad esempio un morso involontario della mucosa della guancia, o un eccessivo e vigoroso spazzolamento dei denti che causa microtraumi alle gengive, o un abbassamento delle difese immunitarie, oppure lo stress emotivo, o la stessa alimentazione, possano essere alla base di questo fastidioso disturbo.
Sembra che le persone con carenze nutrizionali di ferro, vitamina B12 e acido folico siano più soggette alla comparsa di afte, mentre paradossalmente i fumatori ne subiscano l'insorgenza con minore frequenza, perché le mucose della bocca subiscono una sorta di "concia" da parte della nicotina, che rende le mucose stesse inadatte all'instaurarsi di infezioni (ma questo non è un buon motivo per continuare a fumare!). Esiste, inoltre, una sorta di familiarità nell'insorgenza delle afte: i membri di una stessa famiglia sono spesso tutti abbastanza portati a formare ulcere orali.

Aloe vera
Aloe vera
Il miglior modo per prevenire tali danni e conservare la dentatura e tutta la bocca in perfetto stato di salute, oltre al frequente controllo del dentista, è ormai assodato quindi che sia una corretta e assidua igiene orale con uno spazzolino morbido, un dentifricio delicato e l'uso regolare del filo interdentale, che prevengano la formazione della placca batterica e conservino in salute le gengive, anche con l'aiuto delle piante officinali.
Citiamo Aloe vera, Calendula, Malva, Camomilla, Salvia, dall'azione lenitiva e rinfrescante delle mucose orali, utili i particolare per il benessere delle gengive; Chiodi di Garofano, Melaleuca (Tea Tree oil), Timo, semi di Pompelmo, Neem, Echinacea, Lichene islandico, Ippocastano, Tiglio, Xilitolo, polveri finissime di Argilla bianca e Bamboo, dalle proprietà antibatteriche, sbiancanti (effetto whitening), schiarenti, astringenti, purificanti, deodoranti, che riducono la formazione della placca e del tartaro, contrastano la carie e mantengono l'alito fresco; Liquirizia, Menta, Rosmarino, Clorofilla, che rinfrescano l'alito e lo mantengono gradevole a lungo.

I dentifrici e i collutori non devono essere eccessivamente disinfettanti per non alterare la microflora fisiologica della bocca, né ovviamente devono contenere zuccheri, e possibilmente nemmeno dolcificanti sintetici, ma è auspicabile che siano dolcificati in modo naturale con estratti di Stevia, una pianta naturalmente dolce, non calorica e non cariogena.
L'igiene orale, dopo l'uso dello spazzolino e del filo interdentale, deve essere completata da un collutorio, preferibilmente a base di Aloe, Propoli, Centella asiatica, Eucalipto, Mirra, Pino mugo, Anice, oltre ad alcune delle piante già menzionate, come Calendula, Salvia, Camomilla, Menta, Liquirizia, Lichene islandico, Melaleuca (Tea Tree oil), che contribuiscono a contrastare naturalmente la formazione di placca, tartaro e carie, mantenendo in salute anche le gengive più sensibili, specie se tendono al sanguinamento.
Quando le gengive siano particolarmente sensibili e delicate, è consigliabile un collutorio a base di resine della Mirra, che, con Aloe vera, Camomilla, Altea e Menta piperita, formano una film adesivo, protettivo e desensibilizzante, utili anche in presenza di afte. Il collutorio può essere eventualmente associato ad un gel specifico con Acido Ialuronico, Aloe vera, oli essenziali di Eucalipto e Melaleuca (Tea Tree oil), oltre a estratti di semi di Pompelmo e Liquirizia, che formerà una pellicola adesiva protettiva che, isolando le zone infiammate e le piccole lesioni della bocca, agirà come lenitivo, antinfiammatorio, antisettico e desensibilizzante.

Melaleuca - Tea Tree
Melaleuca - Tea Tree
In caso di eccessiva sensibilità dentinale può essere indicato l'uso di un gel contenente acido ossalico, che tramite la formazione di microcristalli di ossalato occlude i tubuli dentinali scoperti, riducendo la trasmissione degli stimoli dolorosi.

Se, nonostante l'igiene accurata e frequente, notiamo che l'alito diviene comunque facilmente sgradevole, si può ipotizzare che l'organismo sia saturo di tossine e sia necessario effettuare una buona detossificazione epatica con fitoterapici quali il Carciofo, la Curcuma, il Tarassaco, il Cardo mariano, il Rabarbaro, la Betulla, la Bardana, il Sambuco, specifici per depurare il fegato, favorire la digestione, il drenaggio e l'eliminazione delle tossine tramite gli organi emuntori, azioni esercitate anche dalla Clorofilla, che aiuta a normalizzare la flora batterica intestinale, agisce come antiossidante, alcalinizzante e depurativo, particolarmente utile quando si ha la sensazione di "bocca amara".
Per arricchire ulteriormente la flora batterica intestinale, può essere utile anche un'integrazione di probiotici e prebiotici, che migliorano la fisiologica funzionalità dell'intestino, rendendola più efficiente anche nell'eliminare le scorie metaboliche e le tossine.
Se l'alito è sgradevole nonostante tutti questi accorgimenti, dovremo interpellare il nostro medico curante, per verificare che non ci sia un disturbo come il reflusso gastro-esofageo, che può essere alla base anche di irritazioni faringee e laringee, e provocare alitosi. L'argomento può essere approfondito leggendo il nostro articolo "L'alito cattivo: un piccolo grande problema".
È superfluo affermare che, se si fuma, l'alito sarà sgradevole in ogni caso; inoltre, il fumo favorisce la formazione del tartaro, perciò, visti anche tutti gli altri danni che esso causa all'organismo, chi fuma dovrebbe cercare di smettere. Anche in questo caso, vi segnalo il nostro articolo "Smettere di fumare e limitare i danni del fumo con l'aiuto degli integratori fitoterapici".

Menta
Menta
È opportuno scegliere i prodotti per l'igiene orale fra quelli naturali, privi di sostanze di sintesi potenzialmente nocive come conservanti (in particolare parabeni), tensioattivi di sintesi (SLS, SLES), coloranti e aromi artificiali, e infine il fluoro e i fluoruri. Questi ultimi sono ritenuti essenziali da alcuni per rinforzare lo smalto dei denti, mentre in realtà la fluoroapatite che si forma sullo smalto è rigida, ma più friabile; inoltre, un eccesso di fluoro può condurre alla fluorosi dentale, con formazione di macchie giallo-marroncine e alla corrosione dello smalto, e renderebbe più fragili anche le ossa. Il fluoro inoltre da diversi studi scientifici è sospettato di essere tossico per il tessuto nervoso, cancerogeno, e sembrerebbe influenzare negativamente la fertilità maschile.
Consideriamo che i prodotti per l'igiene orale vanno a contatto delle mucose gengivali e linguali con tale frequenza che i loro componenti sono assorbiti quotidianamente dalle mucose, anche per la loro ricca vascolarizzazione: molti farmaci e integratori sono somministrati per via sublinguale proprio per velocizzarne l'assorbimento.
Questo fatto rende palese quanto la scelta dei prodotti per l'igiene e la salute della bocca e dei denti sia determinate per preservare la salute di tutto l'organismo.

Dott.ssa Marina Multineddu

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